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DEMONOMANIA

 Possessione diabolica : plagio cristiano e corruzione della psichiatria

 

 

Nell’immaginario collettivo molti sono i termini che suscitano terrore in chi li ascolta ma nessun termine è tanto terrifico quanto quello che deriva dalla associazione di queste due parole: possessione diabolica. Su questo argomento sono state compilate migliaia di pagine di letteratura,ma è molto bassa la percentuale di queste che tratta il tema con onestà intellettuale, la maggior parte degli scrittori si è limitata ad alimentare la suggestione. Tutto questo a vantaggio di chi ha fatto del terrore nei confronti di Satana il suo pane quotidiano, e non mi riferisco qui solo alla chiesa cattolica, ma anche alla religione musulmana e a quella ebraica. Non pensate infatti che la malsana pratica dell’esorcismo sia una prerogativa solo del cattolicesimo,essa si estende anche all’islam, alla religione ebraica finanche a taluni filoni dell’occultismo e del misticismo orientale. Perché credo sia importante sviscerare questo tema? La risposta è in una sola parola: paura.

L’obiettivo di questo lavoro non è quello di creare ulteriore confusione, bensì di sciogliere i nodi di questo argomento e dissolvere nel lettore la paura che secoli di plagio cristiano hanno prodotto nella mente di molti. Orbene,partiamo dando una definizione di possessione, il mio dizionario definisce la possessione come “credenza che una persona sia invasa da spiriti specialmente demoniaci”. Quindi la possessione è una “credenza”, nessun altra parola potrebbe definirne meglio l’essenza. La possessione esiste quando l’uomo trova una sua soluzione ai suoi problemi. Capita sempre più spesso che gli stessi esorcisti si ritrovino a dover ammettere di trovarsi di fronte ad un malato mentale anziché ad un posseduto. Il dilemma è presto risolto: tutte le presunte possessioni sono solo malattie psichiche. Già nel clima della rivoluzione francese si attribuivano a manie, quelle che, sino a quel momento, erano considerate possessioni.

Ma perché mai una persona dovrebbe credere di essere posseduta? La risposta è a monte: le religioni bianche hanno scaricato su Satana la responsabilità di ogni male, per cui, grazie a secoli di plagio radicato,l’uomo ha imparato ad attribuire a Satana le sue cattive azioni e i suoi problemi. Cosa succede? Succede che per il noto meccanismo della “proiezione” l’io scarta la parte colpevole di se stesso e la scarica su Satana al fine di non provare sentimenti di colpa e di angoscia. “È stato il diavolo a farmelo fare” dirà il “posseduto”. Questo meccanismo di difesa cozza evidentemente con il bisogno di unità dell’ io e lo obbliga a dividersi e a rinunciare ad una parte di se stesso, quella colpevole. A questo punto si scivola verso la schizofrenia. Il gioco è fatto … Ecco spiegata la psicogenesi della possessione demoniaca. Non a caso il 90% delle persone che si credono possedute sono profondamente credenti (per lo più cattoliche) , e vivono nella convinzione che Satana sia il male. Questa convinzione errata è alla base del meccanismo di cui sopra. Se non si crede nel Satana biblico non si potrà scaricare su di lui ogni responsabilità per l’esistenza del male, di conseguenza non si potrà neanche scartare l’io colpevole e dare inizio alla scissione che poi qualche saccente esorcista diagnosticherà come possessione.

Gli esempi “storici” a sostegno di questa tesi sono molti , uno su tutti il famoso caso di Anneliese Michel, alias Emily Rose. Anneliese nacque il 21 Settembre 1952 a Leibfing, la sua famiglia è cattolicissima (non a caso). A circa 16 anni la ragazza inizia a sviluppare i sintomi della malattia neurologica che la avrebbe accompagnata fino alla morte, si trattava di epilessia del tipo “grand mal”. L’epilessia consiste in una alterazione degli impulsi elettrici dei neuroni che compongono la sostanza grigia dell’encefalo che comporta fenomeni di varia natura e intensità. Anneliese soffriva di epilessia tonico-clonica che provoca tre fasi patologiche: nella prima fase, soprannominata “aura”, si verificano fenomeni di percezione sensoriale alterata, che possono comportare allucinazioni,causate dalla stimolazione di alcuni elettrodi infissi nella corteccia cerebrale, che si irradiano in tutte le aree dell’encefalo. Nella seconda fase , detta “tonica”, i muscoli si contraggono con conseguente svenimento. La terza e ultima fase è quella “critica”, nella quale vi è l’improvviso movimento dei muscoli, la deviazione delle orbite oculari verso l’alto, l’imbrigliamento della lingua e l’emissione di schiuma dalla bocca. La povera Anneliese venne immediatamente ricoverata nel prestigioso Psychiatric Clinic Wurzburg dove venne correttamente diagnosticata la malattia e le venne prescritta una cura a base di Carbamazepina, un noto farmaco anticonvulsivo ancora oggi utilizzato per trattare l’epilessia, si tratta di uno stabilizzatore umorale che inibisce i canali del sodio e la ricaptazione della noradrenalina. Anneliese tornò nella sua cittadina e iniziò ad intensificare la sue attività religiose: recita del rosario, digiuno e mortificazione del corpo. Questi segni di un evidente bigottismo e di una religiosità malata denotano il fatto che la ragazza stava già attribuendo a Satana la responsabilità dei suoi mali , non a caso subito dopo i sintomi iniziarono a peggiorare: paralisi degli arti, accrescimento del torace, impossibilità di parlare. Tali sintomi sono assolutamente compatibili con le forme di epilessia di cui soffriva, ma era troppo tardi ormai, la mente di Anneliese aveva già dato inizio alla “proiezione”, aveva già trovato una sua risposta al problema… infatti nell’estate del 1975 Anneliese chiede al suo padre confessore di ricevere un esorcismo. Il vesovo di Wurzburg, mons. Josef Stangl nominerà esorcisti per Anneliese la sua guida spirituale Ernst Alt e Arnold Renz, ex missionario in Cina. I 67 esorcismi che seguirono non fecero altro che aumentare nella ragazza la convinzione di essere posseduta, e la portata emotiva di quei rituali orribili la portò ad un esaurimento nervoso talmente grave da farla dimagrire fino al peso di 30 kg, morirà di malnutrizione nel luglio del 1976. Nei mesi che seguirono si aprì un processo, il famoso caso “Klingerberg”, i genitori di Anneliese e i sacerdoti che eseguirono gli esorcismi vennero condannati dinanzi alla Magistratura tedesca per omicidio colposo.

Per molti, la storia terribile di questa giovane tedesca è la prova dell’effettiva esistenza della possessione, ma io la considero invece come una testimonianza della crudeltà della chiesa. Una crudeltà che si rinnova tutte le volte che ad una persona viene praticato un esorcismo, ed è una cosa di cui i “cari” sacerdoti esorcisti e la chiesa stessa dovrebbero cominciare a rispondere. Anneliese Michel (Leibfing, 21 settembre 1952 - Klingenberg am Main, 1º luglio 1976) Qui entra in gioco il ruolo degli psicologi e degli psichiatri, dove sono la scienza e la medicina di fronte a questi fenomeni? È risaputo che in ogni contesto ci sono gli intelligenti e gli idioti. Fortunatamente la maggior parte di psicologi e psichiatri non crede nella possessione diabolica, ma ci sono casi di sconcertante collaborazione tra medici ed esorcisti. Ne è un esempio questo stralcio di una intervista rilasciata da Walter Cascioli per Aleteia (una nota rete cattolica di livello mondiale) , psichiatra cattolico, portavoce e consulente scientifico della Associazione Internazionale degli Esorcisti (AIE), riconosciuta dal Vaticano e fondata da Padre Amorth:

 

Perché i casi di possessione diabolica sono in aumento?

 

L'aumento dell'attività diabolica straordinaria, ovvero delle infestazioni, ossessioni, vessazioni e possessioni, aumenta per la mancanza di fede e l'incremento delle pratiche esoteriche, della magia e dell'occultismo. Questa pratiche coinvolgono milioni di persone e possono spianare la strada alle possessioni diaboliche o ad altre manifestazioni dell'attività demoniaca straordinaria.

 

Quali sono i sintomi di una possessione diabolica?

 

La possessione diabolica è la più grave attività demoniaca straordinaria. Ricordiamo che l'attività ordinaria del diavolo è rappresentata dalla tentazione. Sottolineo questo aspetto perché la tentazione è ciò che spiana la strada a fenomeni più gravi.

 

Come si riconosce la possessione diabolica?

 

Dall'avversione a tutto ciò che è sacro. Ripugnanza per la preghiera, per tutto ciò che è benedetto anche se non si è consapevoli di cosa sia, reazioni inaspettate di violenza in persone con un'indole diversa. Si manifesta con blasfemia, aggressioni fisiche, reazioni furiose se si benedice o si prega davanti alla persona. (….)

 

Come potete facilmente notare il trucchetto della “paura” funziona sempre. Si esortano le persone a stare lontane dall’ occultismo e dal satanismo pena l’ingresso di qualche “diavoletto” nel nostro corpo. Si raccomanda altresì di non indulgere nelle tentazioni, ovvero in quei piccoli piaceri naturali che soddisfano il corpo e la mente (se tenuti sotto controllo). Ciò che si respira nell’aria a questo punto è il tentativo di fare solo terrorismo psicologico. Il solito vecchio arnese del plagio cattolico, fortunatamente sempre più inefficace. A questo punto, mi avvio alla conclusione di questo lavoro, ho iniziato l’articolo dandovi la definizione di “possessione diabolica” e lo concludo dandovi un'altra definizione, quella di demonomania”, in psicologia la demonomania è “una alterazione psichica in cui il malato si ritiene posseduto dal demonio”. Sono convinto che molti di voi nemmeno fossero a conoscenza di questo termine… mi chiedo (pur sapendo la risposta) come mai si parli sempre di “possessione” e mai di “demonomania”… forse a qualcuno fa comodo che la gente creda nella possessione. Concludo dandovi una piccola informazione che vi servirà come chiave di lettura di tutto l’articolo: i genitori di Anneliese Michel e gli esorcisti vennero condannati dalla magistratura tedesca perché si arrogarono il diritto di togliere i farmaci alla ragazza … allora? Dove si cura la possessione? In chiesa? O nelle cliniche psichiatriche? Lascio alla vostra intelligenza e sensibilità il compito di trovare una risposta.

 

 

Atrax Blackflare

Anno MMXVI

 

 

 

 

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