ARGIMPASA

 

 Nascita

Argimpasa, terzo brano di Bluemorphosis, è stato pubblicato il 9 Dicembre 2020, ben sette mesi dopo la pubblicazione di Satanas Vocamus Te. La creazione di Argimpasa è stata forse la più complessa, soprattutto sul fronte della struttura musicale. L’idea di Argimpasa nasce da un’ispirazione di Jennifer Crepuscolo di ritorno da un ritiro spirituale in montagna.

 
Significato

Argimpasa è un brano dedicato alla Dea Serpente, uno degli aspetti più oscuri e ctoni della Mater. La Dea Serpente incarna l’iniziazione sinistra, la natura primordiale, il femminino satanico nella sua massima accezione. Il brano, infatti, è composto dai Sacri Nomi della Signora, in particolare nomi connessi alla Dea Serpente e alla sua veste occulta d’iniziatrice. Argimpasa è la Dea Serpente degli antichi Sciti. [Per chi volesse approfondire l’argomento, proponiamo questo breve articolo: Digressione personale sugli Sciti, un testo integrato all’interno della monografia Il Baphomet Rivelato.

Dipinto

Il Dipinto utilizzato per Argimpasa è stato realizzato da Jennifer Crepuscolo e rappresenta la Dea Serpente, con riferimenti simbolici al primordiale Culto delle Origini. Il titolo dell’opera è: Argimpasa.

[CLICCA QUI per visionare l’immagine ad alta qualità].

 


Testo

Argimpasa

Argimpasa

Argimpasa 

 

Argimpasa

Lilith Ishtar

Proserpina

 

Argimpasa

Om Kali Ma

Ereshkigal

 

Argimpasa

Argimpasa

Argimpasa

 

Argimpasa

Ixchel Maat

Echidna

 

Argimpasa

Atargatis

Mari Sedna

 

Argimpasa

Argimpasa

Argimpasa

 

Argimpasa

Hel Asherah

Uni Mefite

 

Argimpasa

Chinnamasta

Yemaya

Argimpasa

Oh Tabita

Méhtēr Satana

 

Argimpasa

Méhtēr Satana

Méhtēr Satana

 

 

Dettagli tecnici

Strumenti: Pianoforte, percussioni e Synth. [Tagelharpa con Synth]
Lingua: I nomi dell’orazione appartengano a diverse lingue antiche
Composizione linea melodica: Jennifer Crepuscolo
Composizione base strumentale: Ellie Lunaria
Editing Audio: Ellie Lunaria
Suonata da: Ellie Lunaria
Cantata da: Jennifer Crepuscolo
Canto difonico: Jennifer Crepuscolo
Testi di: Jennifer Crepuscolo

 


Curiosità

- Prima che sopraggiungesse l’ispirazione improvvisa di Argimpasa, BM si stava dedicando ad una canzone dal titolo Lupo Nero, in seguito messa in archivio. Ma non è da escludere che anche quella un domani possa tornare a vedere la luce!

- Le strofe dell’orazione di Argimpasa sono 11 per un totale di 33 versi. Alla fine del video se si aspetta qualche secondo in più si può ritrovare il numero 333, presente anche in Mater Obscura.  

- La base per le percussioni tribali nella parte finale del brano sono state create da JCrep in una notte particolarmente ispirata, usando come “strumento” niente più che un semplice tavolino!

 

 

Appunti personali

“Argimpasa è senza dubbio il pezzo a cui sono più legata, a partire dal modo particolare in cui è stata concepita. Ero appena tornata da un ritiro spirituale in montagna, un ritiro che mi ha mostrato alcuni lati decisamente oscuri della natura. Avevo da poco finito la monografia sul Baphomet, un testo che mi aveva preso oltre un anno di lavoro. Durante la stesura del testo Il Baphomet Rivelato mi ero completamente immersa nella sua essenza, sia sul fronte dello studio che della sperimentazione diretta e dell’arte. Disegnai un’illustrazione della figura baphometica, ricostruendone alcuni aspetti, e mi cimentai anche nella realizzazione di una scultura. Argimpasa fu dunque la creazione del perfetto Suono connesso a quella fase del percorso, il coronamento di quella profonda immersione nell’essenza dell’Iniziatore Occulto, nel grembo umido della draconica Mater. Ricordo che mi stavo facendo una doccia e cominciai a sentire chiaramente una musica in lontananza. Era bellissima, rammento chiaramente il suono di uno strano violino, con un timbro insolito, più cupo, oserei dire quasi distorto. E poi sentii quel canto, quella melodia… Argimpasa. Chiusi la maniglia dell’acqua per vedere da dove arrivasse quella musica meravigliosa e inquietante al contempo, ma appena lo scroscio dell’acqua cessava, cessava anche la musica. Allora riaprii l’acqua e concentrandomi tornai a sentire di nuovo quella musica, sempre più forte e chiara. Col cuore in gola, emozionata e, incomprensibilmente, anche nostalgica e commossa, uscii di getto dalla doccia, presi il mio telefonino e registrai quella melodia, temendo di potermela dimenticare. Il giorno dopo la cantai meglio e la feci sentire a Ellie, le descrissi l’accaduto e quello strano violino. Anche lei si sentì da subito rapita da Argimpasa e nel giro di poche ore mi inviò la bozza della intro. Era notte fonda, ero al buio con gli auricolari nelle orecchie e non appena sentii la mia voce che echeggiava quella nenia cupa e quel violino così incredibilmente simile a quello che avevo sentito nella doccia, ho provato un brivido. Fu un momento indimenticabile, la netta sensazione che stavamo dando vita a qualcosa che letteralmente era già vivo da sempre. In quell’istante ebbi la certezza che non stavamo creando musica nuova, bensì eravamo noi stesse lo strumento con cui un’antica musica stava esprimendo ancora una volta se stessa. Tutto il viaggio con Argimpasa è stato magico, sette mesi di ricerca nel mondo della Dea Serpente, per creare un’orazione che includesse ogni nome e volto di questo Sacro Nume. Sette mesi costellati da episodi spirituali molto intensi, sogni e visioni che ci incoraggiavano a continuare. È stato un pezzo speciale per me e la sua realizzazione resterà sempre un periodo indimenticabile.” – J.Crep.

NOTA SUL CANTO DIFONICO: “Sempre grazie ad Argimpasa, vennero fuori poi anche gli armonici, ossia la riscoperta del canto difonico, qualcosa che conoscevo solo vagamente nella teoria e che non avevo mai davvero approfondito. Stavo cantando e recitando le Orazioni, quando d’un tratto, persa nelle mie meditazioni, uscì quel suono particolare, udibile soltanto quando riascoltai la registrazione. Era come un suono sopra il suono, un “overtone” appunto. Mentre cantavo, vibrando alcuni mantra, notai che sopra la mia voce si formava una sorta di sibilo, molto simile al cristallo quando viene fatto risuonare. Decisi di approfondire e compresi che ciò che riuscivo a fare in modo del tutto naturale era il canto difonico, tipico proprio di quei popoli che anticamente vivevano nelle Steppe della Scizia. Decisi così di studiare anche la tecnica, finendo per inserire in Argimpasa un armonico che avevo prodotto, in seguito isolato digitalmente. Tuttora uso gli armonici per meditare, dal momento che, essendo il suono più perfetto in natura, se usati sapientemente sono in grado di innalzare grandi energie”. – J.Crep.

“Argimpasa è stato un brano coinvolgente per diversi motivi. Ricordo che in quel periodo Jennifer mi parlava spesso del suo lavoro sul Baphomet, un testo che anch’io ho apprezzato molto, al punto da considerare Argimpasa la colonna sonora stessa di quello scritto. Jennifer mi aveva consigliato un libro direttamente connesso ad alcune parti importanti del Baphomet Rivelato, “Il libro degli Eroi” di Dumezil e leggerlo ha per me senza dubbio contribuito alla realizzazione di Argimpasa. Per mezzo di quell’epopea ho trovato conferme a ciò in cui da sempre sia io che Jenny crediamo, perché anche attraverso ciò che è racconto mitico si possono scoprire antiche verità. La nascita della Madre dei Narti da una tomba mi ha colpito particolarmente, perché come il Culto stesso insegna, rappresenta la vita che nasce dalla morte, la luce raggiunta attraverso l’oscurità. Ciò che trovai in quel libro e nel testo sul Baphomet di Jenny metteva in luce qualcosa che in pochi conoscono e soprattutto in pochi sono disposti ad accettare. Per molti è preferibile vedere Satana come il diavoletto con le corna, quando invece ci sarebbero molti più aspetti da vedere, aspetti sia reali che simbolici, elementi che ti portano a capire cosa sia davvero una Divinità, anche se poi è l’esperienza personale a darti conferme. È solo con l’esperienza che tutte le cose che leggi possono acquisire senso, diventare più chiare o magari invece del tutto estranee. Solo l’esperienza può dirti cosa il Dio è o non è. E per me la musica è questo, un modo di comunicare attraverso i suoni ciò che si percepisce quando entriamo in contatto con le Anime Antiche, con gli Spiriti Saggi. La musica è dar voce alla nostra esperienza sacra. E con Argimpasa credo che abbiamo cercato di fare questo, almeno in minima parte”. – E.Lunaria.

 

 

AUDIO

L’audio sottostante può essere ascoltato e anche eventualmente scaricato cliccando su Scarica File e in seguito sui tre puntini verticali a sinistra del player.

Argimpasa, mp3:


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VIDEO

Il videoclip di Argimpasa è forse il primo che, nonostante come gli altri sia pregno di simbolismi ermetici, racconta a modo suo una storia. È il primo video di Bluemorphosis con una trama sottile. La rappresentazione si divide in tre atti e a tracciare questi atti è la presenza di una porta, prima serrata e infine aperta. Il video di Argimpasa vuole rappresentare le diverse fasi del Rito, inteso non solo come semplice attimo di magia esterna ma come un lento percorso di magia interna, volto a trasformare profondamente l’Iniziato. All’inizio la porta a cui la ragazza bussa [interpretata da Jcrep] è una semplice porta serrata, in una realtà cupa ma ancora terrena. Man mano che il Rito procede la porta comincia a mutare e con essa muta l’Iniziato. Nel secondo atto, sebbene resti ancora serrata, la realtà attorno ad essa comincia a farsi più fumosa ed eterea, fino alla trasfigurazione finale e alla definitiva apertura nell’Oltre. La porta a cui l’Iniziata del video bussa non è però semplicemente la porta verso altri mondi ma in primis la porta verso se stessi, verso la propria Anima. In Argimpasa non è l’Iniziato a evocare la Divinità ma è proprio la Divinità a evocare l’Iniziato, a evocare la sua vera natura, portandolo in profondi abissi, per poi ricondurlo verso la luce e il numinoso ed infine riportarlo nelle tenebre, in un ciclo alchemico infinito. Argimpasa è stato forse il video con i tempi più lunghi di produzione, nonostante sia stato girato con mezzi molto semplici, esattamente come tutti gli altri.


Girato da: Jennifer Crepuscolo, Ellie Lunaria e Davide Sarthrach [scena del fiume]
Location: Dimore personali e zone dell’entroterra piemontese
Appaiono nel video: Ellie Lunaria e Jennifer Crepuscolo.
Montaggio di: Jennifer Crepuscolo.

 

 

 

 

 

LOCANDINE DEI VIDEO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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