IL ROSARIO SATANICO



 

INDICE

 

 

Differenza fra Preghiera e Orazione


Nel Satanismo Originale non esistono preghiere ma esistono orazioni. La differenza fra pregare e orare è sottile e la si può evincere dall’etimologia stessa dei due termini. La parola preghiera deriva dall’antica radice sanscrita prach-, da cui proviene il verbo pracchāti, letteralmente “chiedere”. Tale antica radice darà poi origine anche al latino prex/precis, da cui anche precarius, ossia “ottenuto con preghiere”, “ottenuto chiedendo agli Dei”. La preghiera è dunque l’atto in sé di chiedere agli Dei qualcosa, il chiedere per ottenere. Preghiera significa chiedere l’aiuto di chi è più in alto, ricercare interventi superiori.

Il termine orazione deriva invece dal verbo latino oràre, ossia “parlare”, “rivolgere la parola”, che a sua volta nasce dal lemma os/oris, cioè bocca. La stessa etimologia la ritroviamo di conseguenza nel verbo adorare, composto dalla particella ad + oràre, il cui significato letterale sarebbe “portare la bocca vicino” o “portare le proprie parole”, intese come parole di riverenza. Anticamente era infatti cosa comune baciare la propria mano e in seguito portare la stessa sull’oggetto della propria ad-orazione, era un modo delicato per onorare qualcuno o qualcosa senza tuttavia invadere il suo spazio. Lo stesso principio lo ritroviamo ad esempio anche nella corda dei Templari, utilizzata per toccare l’idolo baphometico senza tuttavia maneggiarlo direttamente. Adorare è pertanto “portare la bocca a ciò che è sacro”, inteso sia come bacio che come il parlare, il cantare o appunto, l’orare.

Da questa breve spiegazione etimologica possiamo facilmente comprendere che nel Satanismo Originale la preghiera non ha valore, poiché rappresenta per noi soltanto una supplica, una richiesta agli Dei. L’orazione è invece un atto di comunicazione, il parlare agli Dei, l’utilizzo della nostra bocca per onorare il divino. In poche parole nella preghiera si chiede qualcosa agli Dei, nell’orazione invece siamo noi a dare qualcosa a Loro. Nel Culto cantiamo e recitiamo le Orazioni con mero scopo celebrativo, è un tributo, un gesto d’affetto verso i nostri Numi, nonché un modo per connetterci interiormente al Sacro.

Pregare è dunque sbagliato? È importante precisare che nel Culto non esistono dogmi. Nessuno impedisce pertanto ad un Satanista di chiedere qualcosa ai propri Dei se sente di farlo. Tuttavia, l’inesistenza di dogmi religiosi non significa che non esistano comunque dei valori etici tipici della natura satanide, valori spirituali che inducono il Satanista a non considerare i momenti di raccoglimento accanto agli Dei solo come “preghiere”, perché ciò significherebbe impostare il suo rapporto con gli Dei unicamente sulla base del “bisogno”. Nelle religioni di Yahweh la gente è abituata a chiedere, chiede sempre, chiede continuamente. Noi invece vogliamo Ascoltare. Noi vogliamo amare, partecipare, vivere attivamente il nostro rapporto con il Sacro, anziché restare passivi in attesa che sia quest’ultimo ad agire per noi. Tutti possono pregare in momenti di sconforto ma rendere il pregare la base del nostro rapporto con gli Dei, non solo è opportunistico, ma è anche avvilente per lo spirito. Il Satanide è responsabile della sua vita e se decide di pregare, raramente chiederà agli Dei di risolvergli i problemi, bensì preferirà semmai chiedergli gli strumenti migliori per risolverseli da solo. Per tutte queste ragioni preferiamo utilizzare il termine orare/orazione piuttosto che pregare/preghiera. Una differenza apparentemente sottile ma che ci permette di offrire un’immagine chiara del nostro approccio al divino.

 

Qual è l’origine del Rosario?


Sono sicura che qualcuno leggendo “Rosario Satanico” avrà storto il naso, considerando la cosa come una ridicola imitazione delle usanze cristiane. In realtà però, per quanto potrà sembrarvi strano, sono stati proprio i Cristiani - o meglio, i Cattolici - a trarre spunto dalle tradizioni pagane. L’uso del rosario è infatti molto antico e se ne trovano tracce in culti precedenti al Cristianesimo. Secondo le ricerche dello scrittore e archeologo Austen Henry Layard (1817-1894), già a Ninive - nota città dell’Assiria - fu rinvenuto un monumento composto da due figure femminili alate in adorazione di un albero sacro; esse tenevano il braccio destro teso verso l’alto, stringendo nelle proprie mani un rosario. Allo stesso modo fonti storiche attestano che già nell’800 a.e.v. i Fenici erano soliti usare dei rosari per contare le orazioni dedicate alla dea Astarte.

La pratica di usare rosari è comune anche oggi a molte religioni, non solo a quella cattolica. È il caso ad esempio dei mala asiatici, utilizzati sia nell’Induismo che nel Buddismo. Mala in sanscrito significa “ghirlanda” ed esso ha lo scopo di aiutare il Praticante a contare i mantra. Il mala indiano - detto anche japamala - ha un’origine incerta che si aggira approssimativamente fra l’ottavo e il secondo secolo a.e.v. Esso ha una struttura molto semplice, può essere fatto con semi, pietre, legno o persino ossa ed è composto solitamente da 108 grani, numero sacro nella tradizione indù poiché rappresentante l’insieme di tutte le energie cosmiche. Anche nel Buddismo il mala è utilizzato per contare i mantra, tranne che nella scuola di pensiero Zen, dove invece è utilizzato unicamente come accessorio religioso atto a ricordare al fedele le 108 insidie terrene che possono allontanarlo dall’illuminazione.  Il mala ha poi di solito una piccola nappa all’estremità, che simboleggia il fiore di loto, emblema sacro nelle religioni orientali. Anche nell’Islamismo esiste una sorta di rosario, chiamato misbaha o anche tasbih. Esso ha un aspetto molto simile al mala e può contare 33, 66 o 99 grani, i quali rappresentano i nomi di Allah. Anche nell’Induismo il mala è composto sempre da multipli di nove, in quanto numero simbolico di completezza e integrità.

Il nove è anche numero particolarmente connesso al sacro femminino, giacché esso è tre volte tre, rappresentazione dei tre aspetti della Mater nelle tre dimensioni dell’Essere. Non è infatti un caso se molte antiche tradizioni connesse a forme primeve di rosario fossero proprio incentrate sulla figura della Signora Eccelsa. Basti pensare appunto agli antichi Fenici che usavano una ghirlanda di pietrine per contare le orazioni dedicate ad Astarte, così come è particolare la devozione verso l’albero sacro delle due fanciulle alate nel complesso scultoreo rinvenuto da Layard. L’albero è infatti un simbolo cultuale della Dea Madre in molte tradizioni; basti pensare ad esempio al mito sumero di Inanna e l’albero Huluppu o anche agli stessi pali sacri dedicati ad Asherah e condannati aspramente nella Bibbia. Lo stesso termine rosario, in riferimento alle rose, ha una forte accezione matriarcale, dal momento che la rosa ha da sempre un legame indissolubile con la Signora. Questo spiega anche come mai la stessa Madonna dei Cattolici sia connessa alle rose e come mai il rosario si concentri proprio sulla sua figura.

Secondo la tradizione cattolica, il rosario fu ricevuto nel 1214 da San Domenico da Guzman direttamente dalle mani della Vergine Maria. E fin qui andrebbe tutto bene se non fosse che nei fatti il culto mariano è totalmente contrario alla dottrina cristiana. Il culto di Maria è stato creato dalla Chiesa Cattolica solo molti anni dopo la fondazione del Cristianesimo, a causa di un forte attaccamento nei confronti della Signora da parte degli antichi Gentili. Nonostante il Cristianesimo avesse cercato di estirpare con la forza le tradizioni pagane, molti Gentili non riuscivano in alcun modo a dimenticare l’amore verso la Madre. Fu così che nacque l’esigenza di creare una figura femminile in linea con la mentalità cristiana, capace di sostituire la tanto compianta Dea Mater. Il risultato fu l’annichilimento del femminino sacro, confinando la potente Regina dei Cieli all’unico ruolo di “madre di dio”, sottoposta al padre e al figlio divino, desessualizzata e privata di ogni possibile connotazione divina. A tal riguardo, chi volesse saperne di più, consiglio l’articolo di Kate Ecdysis “Il massacro della Dea e la Vergine dell’inganno”.

Sono sincera, non ho mai avuto antipatia per la Madonna, anzi, in parte mi ha sempre fatto tenerezza. C’è una serie televisiva di grande successo chiamata American Horror Story e nella sigla iniziale della seconda stagione mi colpì piacevolmente una scena in cui una statua della Madonna deforma il suo viso in un ghigno maligno. So bene che, date le tematiche orrorifiche della serie, tale scena aveva solo lo scopo di spaventare e risultare disturbante, ma in me confesso che muoveva invece una strana commozione mista a senso di speranza. Forse perché, essendo una Satanide iniziata al sacro Culto delle Origini, so bene quanto dolorosa sia stata la stigmatizzazione dei nostri Dei, in particolare quella destinata alla Madre. Vedere dunque una Madonna che finalmente si arrabbia e decide di svestire i panni della pia donna oppressa dal perbenismo misogino dei suoi seguaci, ritrovando così nella sua nudità il cuore pulsante della Grande Mater, è senza dubbio un’immagine che non può restarmi indifferente. Nulla è più seducente di una Madonna ribelle, una maschera fittizia che si sgretola per mostrare il vero volto della divinità da cui è stata tratta!

Il rosario cattolico è una pratica decisamente anticristiana e ciò è dimostrato dal fatto che molti Cristiani appartenenti a frange protestanti non lo adottano, proprio perché lo considerano pratica pagana e dunque malvagia. Basterebbe ad esempio pensare ad un episodio biblico molto eloquente: Negli Atti troviamo un aneddoto in cui alcuni predicatori cristiani, fra cui Paolo, giungono ad Efeso per convertire, creando malcontento fra gli Efesini. Questi ultimi non si fecero corrompere dalla nuova dottrina cristiana e continuarono a onorare Diana, ripetendo per ore “Grande è la Diana degli Efesini”, come un mantra. Questo perché per gli antichi Gentili era cosa comune ripetere le orazioni, soprattutto spostandoci verso oriente. In Matteo 6, inoltre, troviamo Gesù che insegna ai suoi seguaci il modo migliore per pregare. La prima cosa che egli consiglia è di farlo in intimità - elemento per altro in tal caso molto in linea con il pensiero satanico - e in seguito aggiunge di “non ripetere le preghiere come fanno i Pagani” [Matteo 6, 7-9]. Questo ci dimostra che non solo la Chiesa Cattolica va contro la parola di Cristo quando fa grandi preghiere pubbliche in piazza o nelle chiese, ma si rivela pagana anche quando recita il rosario, proprio perché il Vangelo insegna che ripetere le preghiere è da considerarsi una pratica dei Gentili. Senza contare che, in una religione dichiaratamente monoteista, pregare Maria o i Santi è incoerenza, dal momento che nel monoteismo non si dovrebbe mostrare devozione a nessun altro che non sia appunto l’assoluta divinità di riferimento.

Ciò significa che il rosario è nei fatti qualcosa che ogni Gentile ha tutto il diritto di riprendersi, senza sentirsi lui l’emulatore di pratiche cristiane. Il rosario è una pratica del tutto satanica - inteso nel senso più puro del termine - dunque ogni volta che vedrete la vostra nonnina recitare il rosario, sorridete e sappiate che inconsciamente non sta celebrando la Madonna, bensì sta rendendo gloria a Nostra Signora, l’oscura Mater splendente, vera Regina dei Cieli, della Terra e dell’Abisso. L’unica ed eterna Mater Rosae.

 

IL ROSARIO SATANICO


Spesso vedo persone sfoggiare sui social bellissimi Rosari Satanici, usati per fare foto suggestive o come semplici collanine. Ora sto dunque per dirvi qualcosa che forse vi stupirà al quanto: i Rosari Satanici si possono anche usare! Eh già, pare incredibile che un oggetto sacro possa avere anche uno scopo pratico che vada oltre la mera funzione estetica ma, pensate un po’, è proprio così!

Ironia a parte, credo che sia ovvio a tutti - o quanto meno dovrebbe esserlo - che il Rosario Satanico è un oggetto di culto e non accessorio alla moda, pertanto in questa parte dell’articolo scopriremo in che modo un vero Praticante può far uso del suo Rosario Satanico, proponendo diversi metodi con mantra e orazioni utili.

Solitamente non amo pubblicare sul Web ritualità personali e rare volte ho fatto eccezioni. Questa è una di quelle, poiché ritengo più che importante per ogni Iniziato celebrare il Sacro Satanico in maniera concreta, attiva, pratica, anziché limitare la sua esperienza cultuale unicamente alla lettura o alle astrazioni mentali. Ritagliarsi dei momenti per meditare e per celebrare è importante, ci permette di restare connessi al divino e di non trascurare la nostra anima in un mondo in cui spesso le incombenze quotidiane ci travolgono. Se una persona mangiasse e dormisse poco e male, sicuramente il suo corpo ne risentirebbe. Se una persona avesse sempre il pensiero su preoccupazioni e fastidi, senza mai potersi svagare, sicuramente la sua mente ne risentirebbe. Per l’anima accade la stessa cosa: se una persona non avesse mai tempo di dedicarsi al Sacro e al proprio mondo interiore, la sua anima ne risentirebbe! Ritagliarsi dunque uno spazio per Meditare o per Orare è sicuramente un modo sano per coltivare il proprio spirito, rendere onore agli Dei e aver cura di Sé.

Occorre però aggiungere che, come abbiamo detto, nel Culto non esiste il concetto di dottrina dogmatica, perciò non esiste nemmeno l’obbligo liturgico. Conosco Satanisti che ad esempio hanno confidenza con certe pratiche, che amano accostarsi al proprio altare e celebrare, mentre altri che invece prediligono limitarsi alla Meditazione e alla visione interiore. Io son dell’idea che una cosa non debba per forza escludere l’altra e che all’inizio del Cammino sarebbe utile sperimentare diversi approcci, al fine di capire meglio cosa fa più per noi. Detto ciò, resta indubbio che ogni anima è diversa e che nessuno dovrebbe sentirsi costretto a fare qualcosa che non Sente nel profondo. Nessuno dovrebbe dunque Meditare o Ritualizzare o Orare soltanto per sentirsi “un bravo Satanista”, questi non sono doveri religiosi e non sarete puniti dagli Dei se non avrete voglia di farlo. L’unico motivo per cui dovreste dedicarvi a certe pratiche è solo il semplice desiderio di farlo, il piacere di farlo, la volontà di farlo. Ogni Satanide ha il proprio modo di vivere il suo rapporto con il divino e non esiste un modo migliore assoluto, esiste semmai il modo migliore per sé stessi.

In questo contesto voglio dunque proporvi qualcosa che io amo fare e che rappresenta per me una pratica importante del mio percorso spirituale. Cercherò così di fornire una base che possa essere utile a quanti vogliano praticare a loro volta. Ogni metodologia proposta può essere personalizzata secondo le proprie esigenze. Questo perché, sebbene sia necessario avere delle fondamenta comuni, è più che normale poter sentire il bisogno di adattare una pratica su noi stessi. Ognuno ha il diritto di trovare nel Sacro Satanico una sua direzione, un proprio modo, perché non siamo tutti uguali. È giusto avere una base comune, che equivale a una terra comune, ma all’interno di quella terra ognuno deve poter forgiare il proprio sentiero. Dobbiamo dunque essere uniti dalla stessa terra ma liberi di poter coltivare su di essa il nostro piccolo giardino. Ecco perché vi proporrò una base, una struttura che ho elaborato negli anni grazie a ricerca ed esperienza, e che ognuno di voi potrà usare così com’è, se ci si trova bene, o personalizzarla sulla base del proprio intimo Sentire.


A cosa serve il Rosario Satanico? Il Rosario Satanico, come tutti i rosari e mala, serve principalmente a contare le orazioni e i mantra. Il motivo è proprio l’esigenza del Praticante di poter orare liberamente senza perdere la concentrazione contando a mente o con le dita. Questa è la ragione più pratica, a cui se ne aggiungono altre più spirituali. L’uso del Rosario serve infatti anche a generare nel Praticante un automatismo, un gesto meccanico che in quanto tale faciliterà la Meditazione. Col tempo io ad esempio ho iniziato a orare con il mio Rosario Satanico in modo talmente spontaneo e automatico da cadere spesso in una sorta di trance leggera.

Cosa si può fare con il Rosario Satanico? Il Rosario Satanico è uno strumento utile per chiunque voglia onorare gli Dei per mezzo delle orazioni, ma anche per chi desidera meditare e annullare ogni pensiero. La reiterazione di un mantra o di un’orazione, così come la ripetizione di un gesto, crea nell’individuo una sorta di autoipnosi; la mente, essendo occupata e recitare continuamente determinate parole, non ha il tempo di pensare ad altro e questo facilita il vuoto mentale, base della Meditazione. Altro valido utilizzo del Rosario Satanico è quello magico ed evocatorio. La continua ripetizione di un mantra o di un Nome Sacro si rivela infatti molto efficace per evocare l’essenza di un Nume, dentro di noi e nelle nostre vite, così come è possibile innalzare e attrarre energie atte a conseguire i nostri scopi magici.

Come costruire un Rosario Satanico? Se non siete molto abili nei lavori manuali potreste comprarne uno e poi consacrarlo, ma il mio consiglio è senza dubbio quello di costruirvelo da soli, poiché ogni oggetto di culto che costruiamo con le nostre mani ha sempre un potere superiore rispetto a quelli comperati. Durante la fase di costruzione si crea un legame energetico con l’oggetto, cosa che lo renderà senza dubbio maggiormente connesso a noi. Il Rosario Satanico può essere costruito seguendo una linea semplice - simile al mala asiatico - o con una struttura più complessa. Ciò dipende dalle esigenze del Praticante. Io personalmente ne ho due differenti che uso a seconda del tipo di lavoro spirituale che intendo eseguire. Il materiale da utilizzare è una scelta personale, dipende dai vostri gusti. Il Rosario Satanico può essere fatto con pietre più o meno preziose, cristalli, oro o argento, ma anche i materiali semplici vanno più che bene, come legno, semi, ossa o anche semplici perline, persino cuoio e nodi di stoffa. Si può realizzare un ottimo Rosario Satanico anche senza spendere molto, dal momento che il suo vero valore sarà dato non dal materiale utilizzato ma dall’uso stesso che ne farete. Il numero di grani, da tradizione, dovrebbe sempre essere un multiplo di nove. Io ad esempio uso il 72, perché oltre ad essere un multiplo di nove, mi è anche molto utile quando voglio celebrare i Demoni.

Come consacrare un Rosario Satanico? IL Rosario Satanico può essere consacrato allo stesso modo di ogni altro oggetto. Un metodo molto semplice è metterlo a contatto con i quattro elementi naturali, quindi terra, acqua, fuoco e aria. Potreste procurarvi un piattino di terra, una scodella di acqua, una candela e dell’incenso. Ponete il vostro Rosario Satanico sopra ognuno di questi elementi e pronunciate per tre volte ad ogni passaggio la formula: “Io consacro questo oggetto nella terra, In Nomine Dei Nostri Satanas Luciferi Excelsi”. Recitate la formula per tre volte, ruotando l’oggetto nella terra in senso orario, sempre per tre volte. Poi fate lo stesso con l’acqua, il fuoco e l’aria. Per il fuoco vi basterà passarlo per tre volte rapidamente sulla fiamma e per l’aria potrete farlo ruotare per tre volte sopra il fumo dell’incenso. Per l’acqua, se avete utilizzato materiali che rischiano di arrugginire, evitate immersioni, ma limitatevi a bagnarlo per tre volte con il dito e poi asciugatelo bene. Infine, può essere utile caricarlo, lasciandolo per un giorno e una notte esposto sotto l’influsso del sole e della luna piena. Attenzione però al materiale che avete utilizzato per il vostro Rosario, poiché alcune pietre, come ad esempio l’ambra o anche la stessa perla, possono alterare il proprio colore se esposti troppo a lungo al sole. In tal caso proteggetelo coprendolo con della stoffa leggera o limitate il suo caricamento all’influsso lunare.

Come approcciarsi alla pratica del Rosario Satanico? Qui di seguito illustrerò i miei metodi, che come ho detto potrete far vostri o personalizzarli in base alle vostre esigenze. Ciò che però vi raccomando, nel caso optaste per la personalizzazione, è di creare sempre liturgie ordinate e costanti. Ogni rito, anche il più semplice, deve essere eseguito sempre allo stesso modo, con gli stessi gesti, le stesse formule, se possibile persino gli stessi orari. Questo non per imporre a noi stessi un “dettame” ma perché la costanza con cui ripetiamo quel gesto lo renderà a tutti gli effetti un rito, un processo liturgico con cui entrare sempre più in confidenza, “un’abitudine sacra” con cui avere familiarità. Le ritualità necessitano di medesime azioni reiterate nel tempo, perché solo in questo modo inneschiamo in noi quel meccanismo di automatismo che favorisce la Contemplazione dell’Anima.

Oltre a ciò, seguire un certo ordine ritualistico carica lo stesso rito di energia propria. Le tradizioni nei fatti si fondano proprio su riti e usanze ripetute nel tempo, divenendo così consuetudine, oserei dire quasi dei simboli viventi. È pertanto che vi suggerisco di sperimentare inizialmente il Rosario Satanico così come ve lo propongo e capire poi di volta in volta quali elementi preferireste variare e quali mantenere. Una volta compreso fino in fondo come preferite eseguirlo, datevi delle regole, datevi un ordine, e seguite la liturgia sempre in quel modo, con costanza. Il fatto che nel Satanismo Originale non si abbracci un approccio dottrinale, lasciando ogni Praticante libero di esprimere sé stesso, non significa che si debba diventare leggeri ed eccessivamente relativisti. Nessuno v’impone regole, ma sappiate autodisciplinarvi quanto basta da saper seguire quelle della vostra anima. Un libero approccio spirituale non significa superficialità. La Magia, il Sacro, non sono mai cose vaghe, hanno una loro logica, un loro ordine. Quindi seguiteli, anche a modo vostro, ma seguiteli. Un Satanide sa comprendere e creare Armonia anche nel Caos o in ciò che tale appare. 

Come si recita un Rosario Satanico? L’esecuzione pratica è abbastanza semplice e consiste nel recitare un’orazione o un mantra per ogni grano del Rosario. La recitazione può essere ad alta voce o sussurrata. I grani del Rosario sarebbero le sue “perline”. Il Rosario Satanico andrebbe tenuto nella mano sinistra, facendo scorrere ogni grano fra il pollice e il dito medio, come mostra l’immagine a destra. Si parte dal primo grano alla destra del grano centrale e si prosegue scorrendo i grani in senso antiorario. Finito il giro, giunti di nuovo al grano centrale, si passa alla coda. Consiglio infine di lavarsi sempre le mani prima di utilizzare il vostro Rosario Satanico, in segno di rispetto e purificazione.

[Per vedere l'immagine illustrativa con il senso di rotazione del Rosario ed altre informazioni, CLICCA QUI]

 

 

 

Esecuzione pratica dei Rosari Satanici



I diversi tipi di Rosario Satanico:

 

I principali Rosari Satanici sono il Rosario Liturgico ed il Rosario Mantrico e si differenziano principalmente nella struttura esteriore e nel metodo di esecuzione. Materialmente sono gli unici due Rosari che dovreste costruire. Il Rosario Demonico, il Rosario dei Quattro Prìncipi e il Rosario al Guardiano sono invece pratiche differenti per onorare i Demoni, i Prìncipi Incoronati e il Guardiano, e possono essere eseguiti utilizzando come strumento il Rosario Mantrico.

Nel Rosario Liturgico ci si accosta all’Altare e il tutto è accompagnato da gesti rituali e formule. Il Rosario Mantrico invece è più semplice e può essere fatto ovunque, poiché consiste unicamente nella recitazione di mantra e orazioni. Essendo il Web un contesto a mio avviso poco adatto per trattare certe ritualità nel profondo, mi limiterò a spiegare i Rosari Satanici concentrandomi unicamente sulla recitazione, omettendo quindi gli aspetti più ritualistici di quello Liturgico.

 

ROSARIO SATANICO LITURGICO: questo Rosario è dedicato alla Madre. Mentre lo costruivo ricordo che provai un’enorme commozione, perché era davvero stupendo rendersi conto che il Rosario stava tornando alla sua vera Origine: non una forma-pensiero cristiana come la Madonna ma la vera atavica Oscura Madre Splendente! Questo Rosario ha 72 grani, suddivisi in quattro serie da quindici per la recitazione del mantra e tre serie da tre per le Orazioni, più tre grani finali per le ultime Orazioni conclusive. A differenza del Mantrico ha una struttura più complessa, proprio perché alterna mantra e orazioni. Il Rosario Liturgico, oltre a celebrare la Madre nei suoi tre aspetti, traccia un percorso interiore e ogni serie di mantra e orazioni rappresenta una Ruota. Le quattro Ruote a loro volta rappresentano quattro diverse parti dell’Iniziato e del suo Cammino.

Nota sul Pyaadaar: Come l’immagine illustra, Nel Rosario Liturgico si parte con il mantra Pyaadaar Matri. È pertanto utile fermarci un attimo e spiegare cosa rappresenti questa formula presente in ogni Rosario proposto. La formula Pyaadaar deriva da qualcosa che ho Sentito durante un’evocazione di anni fa, qualcosa a cui non ho saputo dare un significato per molto tempo, fino a che non incappai casualmente in un testo che proponeva un termine simile. La frase che sentivo era “Pyaar-adaar” seguito da altri tre nomi che poi scoprii essere legati a tre aspetti della Signora. Per quanto concerne i tre Sacri Nomi segreti, per ora perdonatemi ma preferisco non rivelarli su un sito web accessibile a chiunque, ma posso spiegarvi invece senza alcun problema ciò che significa la formula iniziale Pyaadaar, che scoprii in seguito avere un senso nell’antica lingua sanscrita. Nel tempo ho notato che gli Dei sono soliti utilizzare volentieri il sanscrito, o meglio, un arcaico idioma che più volte ho constato aver nette somiglianze con il sanscrito. Pyaadaar, così come lo ricordavo io, era la contrazione di Pyaar Adaar, ossia una frase che in sanscrito ha un preciso significato.

Su Pyaar non ho dubbi, significa chiaramente “amore”. Inizialmente, infatti, scrivevo “Piaadaar” con la “i” normale, solo in seguito trovai un testo in cui era scritto Pyaar, con la y, e scoprii così che la sua traduzione era per l’appunto “amore”. Da lì decisi dunque di provare a tradurre anche il resto del mantra ma purtroppo su Adaar resta un dubbio dovuto alla mia memoria, di cui mi scuso. Adaar in lingua sanscrita significa qualcosa come “infinito”, “Immenso”, “glorioso”, quindi se così fosse sarebbe “Amore infinito”, cosa che avrebbe perfettamente senso. Ho però notato che esiste un termine sanscrito molto simile, ossia Aadar - quindi con estensione della prima “a” e non della seconda - che significa “rispetto”, termine molto bello e altrettanto coerente. Io sinceramente ricordo che la pronuncia fosse Adaar, quindi con l’estensione nella seconda “a” e non nella prima, però credo che entrambe le versioni potrebbero aver senso, se non altro nel significato. Che sia traducibile con “Amore infinito” o “Amore e Rispetto”, resta per me ugualmente una scoperta splendida e del tutto sensata, di cui col tutto il cuore vi rendo partecipi.

Il mantra consisteva nel Pyaadaar unito ai tre nomi segreti della Mater, che in seguito unii in un acronimo sillabico, al fine di rendere il mantra più musicale. In tal contesto non vi rivelerò la parola che si è formata unendo e contraendo i tre nomi segreti, però vi invito a fare altrettanto scegliendo voi tre nomi della Mater a cui siete legati, in modo da farne un vostro mantra. Esempio: se foste legati a Kore, lato terreno della Signora, Cerere, aspetto etereo, ed Ecate, parte oscura, potreste creare il mantra “Pyaadaar Kore-cerere-hekà”. E questo Nome creato come esempio sarà anche quello che userò nell’audio illustrativo del Pyaadaar Matri, presente insieme a tutti gli altri negli audio dei Rosari e nella pagina dei Mantra e delle Orazioni.

 

Procedimento: Dopo i primi quindici mantra Pyaadaar Matri seguono tre orazioni: la prima è il Madre Eterna, poi il Gloria Mater Rosae ed infine il Mater Obscura. La prima serie di mantra e orazioni prende il nome di Ruota del Cuore. A questo punto cominciano gli altri 15 Pyaadaar Matri, a cui seguiranno nuovamente il Madre Eterna, il Gloria Mater Adamantis e il Mater Obscura; la seconda serie è chiamata Ruota della Mente. Ora cominciano nuovamente altri 15 Pyaadaar Matri, più il solito Madre Eterna, Gloria Mater Draconis e il Mater Obscura, e rappresentano la terza serie, ossia la Ruota del Corpo.  Infine, nella serie finale, detta Ruota dell’Anima, si celebra l’unione delle Tre Signore in Mater, la Mater Mondorum. In questa ultima serie si recita 15 volte il mantra Pyaadaar Matri e si va alla coda del Rosario, concludendo con un Argimpasa, un Sanctus Satanas e un In Nomine Matris.

 

I tre nomi segreti della Mater Rosae, Adamantis e Draconis devono rispettivamente incarnare il lato terrestre, celeste e infernale della Signora. Va da sé che, seguendo l’esempio che vi ho proposto prima, la Mater Rosae [terrestre] potrebbe essere Kore, quella Adamantis [celeste] Cerere e quella Draconis [infernale] Hekate. Qualunque siano dunque i tre Sacri Nomi che sceglierete, sinceratevi che possano ben incarnare questi tre aspetti della Mater. Lo schema sottostante, sebbene molto riassuntivo, potrebbe aiutarvi a capire meglio questi tre aspetti e il significato delle Ruote.

 


Schema tre aspetti della Madre


MATER ROSAE: La Signora della Rosa è legata alla Ruota del Cuore. È connessa alla Rubedo alchemica, all’amore, all’eros, alla creazione biologica, magica e artistica, alla nascita.

Simbolo: Rosa
Colore: Rosso
Elemento: Fuoco
Dominio: Terra, Natura
Ruota: Del Cuore
Parole Chiave: Fecondità, Eros, Emozione, Natura, Amore, Arte

 

MATER ADAMANTIS: La Signora del Diamante è legata alla Ruota della Mente. È connessa alla Albedo alchemica, alla sapienza, alla purezza, all’introspezione e alla rinascita.

Simbolo: Diamante
Colore: Bianco
Elemento: Acqua
Dominio: Cielo, Regni Supernali
Ruota: Della Mente
Parole Chiave: Eremitaggio, Saggezza, Psiche, Studio, Purezza, Luce

 

MATER DRACONIS: La Signora del Drago [o Serpente] è legata alla Ruota del Corpo. È connessa alla Nigredo alchemica, all’insondabile, alla guerra, alla sfida, all’oscurità e alla morte.

Simbolo: Drago/Serpente
Colore: Nero
Elemento: Terra
Dominio: Abisso, Regni Infernali
Ruota: Del Corpo
Parole Chiave: Stregoneria, Giustizia, Sfida, Meditazione, Guerra, Oscurità

 

Le tre Signore unite formano MATER MONDORUM, la Madre del Mondo, la Madre delle madri, La Signora Suprema e completa. Il volto celato dietro la Trinità che Ella incarna. L’elemento della Mater Mondorum è l’aria, motivo per cui Ella si manifesterà spesso e volentieri per mezzo del vento fresco. Il vento caldo, invece, è teofania del Pater.

 


Schema delle Ruote


Nelle Rosario Satanico Liturgico la corona del Rosario è divisa in quattro Ruote, ognuna delle quali conta 18 grani, di cui 15 mantra più tre orazioni. Le prime tre Ruote sono patrocinate da un aspetto della Mater, la quarta invece ne rappresenta l’integrazione.



RUOTA DEL CUORE: Questa è la Ruota dell’Emozione, è la Ruota dello Spirito, di ciò che ci anima, ci appassiona, ci muove sentimenti. È la Ruota mediana, poiché unisce l’istintualità animale del Corpo alla parte più eterea e razionale della Mente. È la Ruota della Mater Rosae.

RUOTA DELLA MENTE: Questa è la Ruota del Pensiero, è la Ruota della Psiche, quella che ci porta a riflettere, a ricordare, ad analizzare e capire chi siamo e cosa è il mondo. È la Ruota che volge verso l’alto, verso la luce, verso il mondo supernale. È la Ruota della Mater Adamantis.

RUOTA DEL CORPO: Questa è la Ruota dell’Istinto, è la Ruota della Fisicità, quella che ci porta a sfruttare il mondo come mezzo di comprensione. Essa rende la materia uno strumento di apprendimento per mezzo della sfida e del confronto. È la Ruota che volge verso il basso, il buio, il mondo infernale. È la Ruota della Mater Draconis.

RUOTA DELL’ANIMA: Questa è la Ruota Segreta, è la Ruota che si raggiunge soltanto comprendendo le prime tre, come un disegno celato. È la Ruota che unisce i mondi, che reintegra la nostra monade interiore. Essa è la Completezza, l’Origine e la Meta. È la Ruota della Mater Mondorum.


[Per visionare le immagine illustrativa delle Ruote cliccare su FOTO 1 e FOTO 2]

 

 

 

 


ROSARIO SATANICO MANTRICO: Il Rosario Mantrico ha una struttura più semplice. Del tutto simile al mala orientale, questo Rosario serve per recitare i mantra, segue un’unica corona e non ha interruzioni per le orazioni. Le uniche orazioni sono quelle conclusive. Nel Rosario Mantrico è facile innescare uno stato meditativo, dato che ci si limita alla continua recitazione di un singolo mantra, gesto che concilia lo stato catabasico. Questo Rosario Satanico si rivela utile per meditare ma anche per evocare l’energia del Nume che stiamo celebrando. Ricordo che per evocare “l’energia del Dio” non s’intende evocare il Dio stesso ma richiamare a noi la sua essenza, il suo profumo, la sua impronta energetica capace di tingere con i colori della sua anima la nostra stessa realtà. Ci sono stati però anche casi in cui, a seguito di un Rosario Satanico Mantrico, ho avuto esperienze dirette con Satana, pertanto non intendo relegare gli effetti di questo strumento ad un’unica possibilità, per quanto a me più comune. Ogni Satanide è diverso e il Sacro Satanico ha talmente tante sfaccettature che nessuno potrà mai confinare la sua essenza in una dottrina. Non vi resta dunque che sperimentare a vostra volta e nel tempo trarre le vostre conclusioni. Vi suggerisco però di non praticare restando schiavi delle aspettative. Praticate per amore della pratica in sé, poiché semplicemente amate vivere il Sacro, del tutto liberi dal risultato. Perché è proprio quando non ci si aspetta niente che accade tutto. Per me spesso è stato così.

 

Procedimento: Il procedimento nel Rosario Mantrico è molto semplice, dato che basta ripetere lo stesso mantra fino alla fine dei grani. Infine, giunti nella parte terminale del Rosario, gli ultimi grani li uso per recitare alcune Orazioni conclusive. Ovviamente, se la pratica dei mantra non vi piacesse, potreste usare il Rosario Mantrico anche per ripetere continuamente non un mantra ma un’orazione. Io comunque sono solita usare il mantra Satanamaha, presente anche nel Rosario Satanico Liturgico nella Ruota dell’Anima, quella finale. Le orazioni conclusive in coda al Rosario Mantrico sono il Satanas Vocamus Te, il Sanctus Satanas e il Satanas Gloria.

 

 

 

ROSARIO SATANICO DEMONICO: Il Rosario Demonico è un Rosario che eseguo una volta alla settimana, solitamente il venerdì, e serve a onorare i Demoni. Per eseguire un Rosario Demonico potrebbe andar bene qualsiasi Rosario con almeno 72 grani - quindi sia il Liturgico che il Mantrico - ma per praticità suggerirei di utilizzare quello Mantrico.

 

Procedimento: Anche in questo caso, il procedimento è semplice. Si esegue un Pyaadaar Daemoni per tutti i 72 Demoni principali del Pantheon. Durante il Rosario Demonico dovrete onorare ogni Demone, pronunciando “Pyaadaar + nome del Demone”. Mi rendo conto che non è semplice ricordare a memoria tutti i Demoni, quindi le prime volte potreste aiutarvi seguendo l’audio che vi propongo in fondo all’articolo. Nel Rosario Demonico si conclude sempre con una sola Orazione finale, che è il Sanctus Satana. Il motivo per cui nel Rosario Mantrico ho inserito in fondo alcuni grani aggiuntivi è perché, quando lo utilizzo per fare un Rosario Demonico, possono esserci altri Numi che voglio onorare e che magari non son compresi fra i 72 classici. Se ad esempio qualcuno volesse onorare Pazuzu, avrebbe senso aggiungere nella coda del Rosario alcuni grani in più, proprio per fare il Pyaadaar anche a Pazuzu e ad altri eventuali Numi.


 

 

ROSARIO SATANICO DEI QUATTRO PRINCIPI: In questo Rosario Satanico si celebrano i quattro Prìncipi Incoronati, ossia Satana, Baelzebub, Astaroth ed Azazel. Si esegue utilizzando come strumento il Rosario Mantrico. Il motivo per cui infatti il Rosario Mantrico, anziché avere una fila continua di grani come in un mala indiano, ha alcuni grani più grandi nel mezzo, è perché in tal modo può essere utilizzato per eseguire il Rosario dei Quattro Prìncipi, dove i grani più grossi servono appunto a distinguere i quattro Prìncipi Incoronati.

[NdA: Secondo alcune fonti, l'ordine cardinale connesso ai quattro Reggenti Infernali è diverso da quello ivi proposto, attribuendo a Baelzebub il Nord, a Satana l'Est, ad Azazel il Sud e ad Astaroth l'Ovest. A seguito di determinate esperienze e conseguenti riflessioni simbologiche, che per questioni di tempo non illustrerò in tal sede, ho preferito variare i punti cardinali. Potete decidere liberamente se rifarvi alla mia Pratica o se eseguire il vostro Rosario dei Quattro Prìncipi utilizzando queste altre informazioni.]

 

Procedimento: Il Rosario dei Quattro Prìncipi si esegue unendo la formula Pyaadaar al Mantra dei Quattro Principi e si conclude con l’Orazione Reges Mundi. È importante ricordare che durante la recitazione del Mantra dei Quattro Principi, ogni volta che si incontra uno dei quattro grani più grandi [quindi ogni 17 grani, il 18° è un Ave Princeps] si deve pronunciare il saluto alla Divinità di riferimento. A seguire i quattro Ave Pinceps:


18° grano:  “Ave Nobile Astaroth, Nume dell’Est, Gloria a Te”
36° grano:  “Ave Nobile Satana, Nume del Nord, Gloria a Te”
54° grano:  “Ave Nobile Azazel, Nume dell’Ovest, Gloria a Te”
72° grano:  “Ave Nobile Bael, Nume del Sud, Gloria a Te”

 

 

 

ROSARIO SATANICO AL GUARDIANO: Questo Rosario Satanico serve ad onorare il proprio Demone Guardiano, ossia il nostro Maestro Divino, l’entità a cui siamo più legati e che ci aiuta nel percorso verso Satana e la conoscenza di sé. Per questa ragione può essere eseguito solo da chi ha già coscienza di chi sia il suo Guardiano. In alternativa, questo Rosario può essere utilizzato per onorare un Demone che desideriamo ringraziare, sostituendo al nome del nostro Guardiano quello dell’Ente a cui vogliamo fare il tributo.

Procedimento: Il Rosario del Guardiano consiste nel ripetere il mantra Pyaadaar Custos, ossia la formula Pyaadaar seguita dal nome del nostro Guardiano. Nei grani di coda, utilizzati per le orazioni, si conclude con la Ode al Guardiano, che potrete trovare insieme a tutte le altre nel paragrafo sottostante inerente ai Mantra e alle Orazioni.

 

 

 

 

Quando fare i Rosari Satanici


Ogni Praticante dovrebbe scegliere un Rosario Satanico da eseguire tutti i giorni, possibilmente alla stessa ora. Io di solito lo faccio quando tramonta il sole. D’estate dunque lo faccio la sera, intorno alle nove, mentre nella stagione invernale cade nel tardo pomeriggio, intorno alle sei. Il Rosario quotidiano dovrebbe essere o il Rosario Liturgico o il Rosario Mantrico, a seconda delle proprie preferenze. Io quotidianamente sono abituata a fare il Liturgico, dato che celebro ogni giorno e il liturgico completo è nei fatti una vera e propria celebrazione. Gli altri Rosari possono essere eseguiti un solo giorno a settimana. Ovviamente ognuno può decidere a seconda delle proprie esigenze quali Rosari fare e quando farli, io mi limiterò a fornirvi uno schema con i miei giorni della settimana. Nello schema indico come Rosario quotidiano il Liturgico, va da sé che chi si dovesse trovare meglio ad adottare come Rosario quotidiano quello Mantrico, nello schema dovrebbe invertirlo con quello Liturgico. Nei giorni in cui ho più impegni, non avendo magari abbastanza tempo per due Rosari, salto quello quotidiano ed eseguo solo quello specifico di quel giorno. Ricordo che lo schema è indicativo e che nessuno deve accostarsi a certe pratiche per obbligo: fatelo sempre e solo se sentite di farlo, senza imposizioni. Se però decideste di farlo, come ho detto nella introduzione, imparate a darvi delle regole e siate costanti. La Via Satanica, a differenza di molti percorsi più astratti, è fondata sulla pratica diretta e sull’autodisciplina.


LUNEDÌ:
Rosario Liturgico + Rosario Mantrico

MARTEDÌ: Rosario Liturgico

MERCOLEDÌ: Rosario Liturgico

GIOVEDÌ: Rosario Liturgico

VENERDÌ: Rosario Liturgico + Rosario Demonico

SABATO: Rosario Liturgico + Rosario dei Quattro Principi

DOMENICA: Rosario Liturgico + Rosario al Guardiano

 

 

ORAZIONI E MANTRA

Le Orazioni e i Mantra sarebbe utile impararli a memoria. Chi dovesse far fatica a memorizzare può avvalersi inizialmente degli audio, dato che ascoltare spesso qualcosa aiuta a ricordare meglio.

Per leggere e ascoltare le Orazioni e i Mantra Satanici, CLICCA QUI.

 

 

AUDIO DEI ROSARI SATANICI

Come avrete notato aprendo la pagina inerente alle Orazioni e ai Mantra, sotto ogni testo era presente un audio con la recitazione degli stessi. I link sottostanti sono invece audio esempio di Rosari Satanici completi, affinché possano accompagnarvi inizialmente nella vostra pratica.

 

Rosario Satanico Liturgico AUDIO

  

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Rosario Satanico Mantrico AUDIO

  

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Rosario Demonico AUDIO

  

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Rosario dei Quattro Principi AUDIO

  

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Rosario al Guardiano AUDIO

  

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Jennifer Crepuscolo
Anno MMXXI

 

 

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