IL FATTORE “TRASGRESSIONE”

 

 

trasgressióne s. f. [dal lat. transgressio -onis, der. di transgrĕdi (v. trasgredire), part. pass. transgressus]. – 1. L’atto del trasgredire, dell’andare oltre i limiti consentiti; violazione di una norma, di un ordine, di una legge.

 

 

Penso che uno degli errori più grandi che possa fare un Satanista, sia quello di sottovalutare l’azione che ha questo specifico termine, nell’influenzare in maniera determinante la qualità del nostro cammino di scoperta. Qualità in termini di maturità e profondità.

Con il seguente scritto, vorrei soltanto provare a scomporre la natura della trasgressione comunemente concepita. Andando un po’ oltre il suo uso si potrà anche capire fino a che punto ognuno di noi è stato suggestionato veramente dai suoi meccanismi.

La trasgressione intensa come l’azione fine a se stessa (ideale), il trasgressore inteso come colui che ha osato agli occhi degli altri (eroe dei film) e il trasgredire come aspetto vitale della nostra libertà (mentale) oggi sono la struttura principale su cui si regge gran parte dell’azione quotidiana di moltissime persone. Chi di noi non si è sentito almeno una volta trasgressivo nel fare una scelta piuttosto che un’altra, chi non ha avuto la forte sensazione che fosse propria quella l’unica cosa giusta da fare. Siamo stati tutti quanti trasgressori per scelta almeno una volta nella nostra vita e ci è piaciuto tantissimo. Ma la trasgressione di cui parlo è un fenomeno che dovrebbe avere un timer interno all’individuo. Non nasce di certo per legarci per sempre a lei. Anche perché se così fosse, ci troveremmo ad agire per condizionamento sempre crescente e non per uno spontaneo desiderio naturale.

Risalire ad una prima esaltazione di questo termine non è cosa facile. Epicuro ne parlava così; “Il divieto non significa necessariamente astensione, ma la pratica sotto forma di trasgressione. Shakespeare scriveva che; “Esistono abitudini che è più onorevole trasgredire che seguire.” Infine Wilde dichiarava; Lasciare tracce vistose dei propri “peccati, godendo più nel rendere evidenti le trasgressioni che nell’atto stesso del trasgredire”. Nel trascorrere della nostra cultura, quest’atto fatto di emozione e desiderio si trasforma in qualcosa di più definito, perché si circonda di quel fascino contagioso tanto allettante per chi vuole sentirsi in balìa della sua forma.  Poeti, pensatori, saggisti e narratori, chi non ci ha fatto idealizzare questo stato dell’essere fino all’estremo. Non esiste un solo settore che non sia impregnato anche solo leggermente da questo elemento. Immaginatevi la musica rock senza un filo di trasgressione o il mondo della  letteratura senza un derivato della stessa, chiamato dannazione. Il cinema erotico con i suoi contenuti, tutta quanta l’iconografia fatta di fiamme e tatuaggi che richiamano al diavolo con le corna o all’inferno dei disobbedienti, tutte queste cose sarebbero un’altra cosa, mancherebbero di qualcosa.

Ma definiamo meglio di cosa stiamo parlando, specificando intanto che ne esiste un aspetto più superficiale/naturale ed un altro più profondo/alterato. La Trasgressione infatti, ha una doppia natura. La prima che troviamo con più facilità la maggior parte delle volte è una risorsa che ci permette di liberarci da determinati limiti o di ottenere un miglioramento nell’immediato. Superare una nostra paura andando oltre o violare una regola ingiusta, possono essere dei buoni esempi. La stessa scelta di non sottostare più ad un dogma dannoso come quello cristiano, può essere forse l’esempio più significativo dell’input positivo che può avere su di noi tale termine. In un mondo ideale forse, me lo immagino solo in questa forma un uso sano dello spirito trasgressivo.

La seconda natura della Trasgressione riguarda invece un aspetto più manipolato e qui la trasgressione stessa assume un aspetto alterato, quasi totalitario sulla nostra vita. Non si esercita più quando veramente ci è utile ma cominciamo ad inserirlo un po’ ovunque, anche dove non dovremmo. La società di oggi ci porta a ragionare (con mezzi indiretti) che bisogna perseguire quella mentalità trasgressive anche se non avvertiamo più alcun motivo per farlo con lo stesso forte e sincero coinvolgimento di prima. Bisogna essere “Oltre per forza, trasgressivi a tutti i costi”. Avviene una svalutazione dell’azione puramente trasgressiva e si semina inevitabilmente una versione caricaturale della Trasgressione.

Ma come si arriva a questo? Semplice; enfatizzando Ad Hoc la sensazione che accompagna tale azione quando la si compie. Dilatandola fino a renderla indispensabile alla realizzazione esistenziale di un individuo non abbastanza cosciente per capirlo. La natura deviata della trasgressione ha preso piede perché si è manipolata all’estremo la sensazione di piacevole appagamento che si prova facendo quello che ti vietano o scavalcando più per princìpio che per bisogno il muro che ti delimitava. C’è un qualcosa che sa tanto di rivalsa universale in queste azioni e l’uomo che la sente nell’aria la segue immediatamente, si fa inebriare e diventa dipendente da questa sensazione che solo questa forma di “trasgressione” sembra rilasciare ad ampie dosi.

Ricordiamoci che la parte più finta della trasgressione  a cui mi riferisco, si muove dentro un solo assioma principale che agisce sul piano psicologico. Convincervi che per essere bisogna fare sempre più di quello che vi verrebbe naturale dimostrare”. Detta così sembra una semi stronzata ma invece dentro di noi funziona. E questo, su ogni aspetto della vita. Da quello legato ai primi hobby personali, alle primi vizi, ai gusti sessuali. Su ognuna di queste cose ma anche su molte altre, disturba senza remore questa forma totalitaria di trasgressione, che non si accontenta della tua preferenza spontanea ma la vuole rendere più esagerata. La sua esistenza diventa un problema perché interferisce con il naturale svolgimento delle nostre scelte. Piccoli esempi per capirci meglio; Quanti di voi hanno provato a fumare durante l’adolescenza perché “faceva figo” e poi ne siete rimasti invece intrappolati nella sua stessa dipendenza. Quanti di voi crescendo hanno riscoperto di avere gusti più semplici nella sfera sessuale, di quelli che credevano fino a ieri, quando si imponevano tutt’altro atteggiamento. Adesso tocca a voi spostare lo sguardo da queste righe scritte alla vostra persona, come farebbe un occhio esterno. Ripercorrete quale è stato il vero motivo che vi ha fatto scegliere una cosa rispetto ad un'altra. Potreste rendervi conto di aver perseguito una convinzione illusoria perchè una volta che vai oltre ogni limite che ti si presenta davanti, cosa ti rimane se non la consapevolezza che valeva più il desiderio di superare quel limite di ciò che ti trovi in mano dopo, cioè il nulla. Ci siamo trovati ad agire per condizionamento, senza conoscerci veramente, in nome di un … fattore. Un minimo di raziocinio e la personalità necessaria, farà crollare questa tendenza del trasgredire più per emulazione che per carattere, prima ancora di farvene rendere conto, ma come ogni cosa bisogna prima svelarne i meccanismi base.

Il variegato mondo del Satanismo neanche a dirlo, in tutto questo meccanismo trasgressoide di dubbia autenticità, ci casca in pieno. O per meglio dire, diventa il teatro ideale di quella sotto cultura satanica che non rispecchia per nulla il Vero Satanismo ma solo la sua versione banalizzata. Due i motivi principali che fanno dell’ambito satanico il covo ideale di tutta quanta la trasgressione più apparente:

 

1 - Perché si pensa erroneamente, che siccome si arriva al Satanismo per scelta opposta alle leggi imposte dal cristianesimo, allora il tratto trasgressivo deve per forza caratterizzare gran parte di quel mondo. Ovviamente non è (solo) così, ma vallo a spiegare a chi usa la trasgressione come tappa buchi per colmare i propri limiti. Scegliere il Satanismo per dimostrare a se stessi che si è stati dei veri trasgressivi porta molti individui a dichiararsi purtroppo come tali. Peccato solo che la maggior parte di loro non scoprirà mai che serve soprattutto dell’altro per esserlo e si convincerà per tutta la vita che se riusciranno a mantenere quel ruolo costante la loro scelta rimarrà abbastanza credibile anche per tutti gli altri. Il problema è che così facendo si toglie autenticità al Satanismo, ed è un vero peccato, oltre al fatto che se porti all’estremo una cosa rendendola ciò per cui non è nata, finisci per dissacrarla senza pietà

 

2 - Il secondo motivo è perché per troppo tempo sono stati considerati come esempi validi da seguire personaggi che con il vero spirito Satanico (perché legato al vero Satana), non avevano e non hanno nulla a che spartire. Occultisti puri e semplici spacciati invece per satanisti sono diventati idoli da portare su un palmo di mano ma che per primi hanno esercitato il falso messaggio del “trasgredire per affermare se stessi” frasi e slogan di impatto di certe filosofie magiche, hanno reso il bisogno di trasgredire un passo obbligatorio per esistere. Ma soprattutto hanno minato quel senso di autenticità che la via satanica dovrebbe incarnare. Tutto l’ambito satanico e para satanico è impregnato di questo. Il risultato? Un Satanismo diluito, impersonale e sempre più caotico nelle menti e nei cuori dei più.

 

Questi due motivi appena elencati hanno agito insieme come un unico flusso dove intere generazioni appassionate anche più in generale al mondo dell’occultismo, hanno coltivato inconsciamente questo modello alterato di trasgressione, assorbendo solo i tratti artificiali della stessa.

 

Nel Satanismo la trasgressione si esprime ormai tramite la banalità del ribelle, ovvero una dilatazione del prodotto originale che diviene artefatta. Seguendo questa tendenza esistono individui ormai talmente affezionati ad una forma alterata dell’essere trasgressivi da non poter più concepire forme meno stereotipate. Ed è così che altri termini ormai svalutati, come Oscurità” diventano il mantra ideale, da riprendere ogni volta che si vuole rafforzare il proprio livello di anticonformismo. O magari, in altri casi,  se provi solamente a proporre un modello mentale meno da cattivone, ecco che taluni reagiscono come se gli avessi fatto crollare un qualcosa a cui ormai erano troppo affezionati. Qui siamo alla prigionia concettuale che diventa patologica. Urge un dosaggio, signori. A me, che ci siamo persone che non riescono ad andare oltre una croce rovesciata o un teschio insanguinato poco mi tange, ne rilevo la comicità del momento ma poi sarà la seleziona naturale a fare il resto rimettendo le cose al loro posto. Ovvero facendo riaffiorare l’apparenza ed isolandola dalla sostanza che solo in questo modo potrà nuovamente riprendere il suo cammino in santa pace.

 

Il bisogno di trasgressione che ha creato dal nulla molti, troppi sedicenti “satanisti” un giorno lascerà nuovo spazio alla coscienza della loro ritrovata stupidità …

 

E’ nella falsificazione sparsa su varie forme che sta il danno di una trasgressione mal compresa e mal gestita all’interno del Satanismo. Il moltiplicarsi dell’esempio degli stolti porta ad una conseguenza posta su vari livelli indiretti ultimo dei quali culmina con il noto fenomeno dell’acidismo criminale associato al Satanismo. Inevitabilmente facilitato dall’approccio approssimativo e leggero dettato dal trasgressismo senza autenticità. Il passo è breve ma le conseguenze per una divulgazione satanica sporcata è invece letale. Tutto viene messo sotto l’unico esempio stereotipato del satanista semi analfabeta, metallaro e dai contenuti scarsi come la propria igiene personale. Ovviamente non stiamo dicendo che la causa dell’acidismo sia la vuota trasgressione esercitata dall’interno, ma sicuramente c’è un qualcosa che facilita devianze del genere in un ambiente che già si presta a riempire certi pregiudizi senza troppi problemi di forma.

E’ cosa ardua trovare il responsabile diretto e sicuro di questo fenomeno appena descritto. Troppi i fattori che si intrecciano, fino a diventare parte di noi. Nessuno è stato immune dell’influenza di una delle tante forme di trasgressione presenti nella nostra società, ed è già tanto se riusciamo a distinguere le forme principali del fenomeno. Chi secondo voi, ha l’interesse nel rendere il mondo del Satanismo confusionario e tendenzialmente falso con l’arma invisibile dell’apparente trasgressione, ecco allora che un possibile responsabile avrà un nome più che credibile.

La chiave di volta del nostro percorso risiede nel modo in cui gestiamo e mediamo la trasgressione all’interno del Satanismo. Riuscite in questo e  allontanerete per sempre l’illusione dell’apparenza. La capacità nel distinguere e differenziare ogni situazione dalla manipolazione del proprio essere vi renderà prima individui veri e poi Satanisti autentici in ogni singola azione.  Ma prima di fare ciò dovete avere la consapevolezza che esista un Satanismo puro e distante da tutto quello che gli gira intorno di non sincero e che cerca a tutti i costi di vestirsi della sua verità. Il vero Satanismo è Satana, non si scappa e ogni manifestazione di quello che chiamiamo satanismo deve incarnare la sua grandezza, la sua serietà, la sua autenticità e la sua passione per ciò che deve essere sempre … Vero.

Il fenomeno della trasgressione esagerata esposta in questo scritto è un esempio (in questo caso) più semi innocuo che minaccioso rispetto ad altri invece molto più seri. Qui ci sforziamo con tutte le nostre forze di trattare IL Satanismo e cerchiamo di ridimensionare i suoi molteplici falsi derivati come meritano, rimettendoli sempre sotto la loro giusta luce. Solo così si può cercare di restaurare anche quando si parla del modo di essere o meno (anche) dei trasgressivi nel Satanismo.  Siamo circondati da alterazioni di forma e di contenuto, imparare a smontarne qualche maschera, potrebbe diventare un nostro piccolo piacere. Troppa gente fa degli stimoli esterni (da cui passa di tutto) una regola da assorbire in pieno. Provate ad immaginarvi se invece imparassimo a incanalare ogni cosa che si affaccia verso la nostra attenzione senza alcuna esitazione, il risultato sarebbe inaspettato ai più. Dentro di noi e dopo fuori, avremmo solo quello che veramente è in linea diretta con la nostra essenza. Nessuna forzatura, nessun fraintendimento, nessuna scusa, solo un Satanista. Sublime.

Non si deve cercare di diventare per forza dei “satanisti” per potersi sentire dei veri trasgressivi, ma al contrario, a volte ci si scopre trasgressori solo dopo essere diventati dei satanisti. La differenza è che nel primo caso cerchi tu cosa sembrare, nel secondo caso ci diventi perchè non avevi scelta e lo scopri solo dopo di rientrare anche in quel significato secondario. C’è un abisso di differenza sostanziale tra queste due cose un po’ come la storiella dell’essere o dell’apparire.

Nessuno vi sto suggerendo da domani, di imporvi un atteggiamento più ingessato e per questo altrettanto finto quanto il trasgressivo di provincia appena descritto. Per carità. Limitatevi invece a guardarvi meglio e a riconoscere obbiettivamente quanto siete dipendenti da un certo tipo di atteggiamento che ormai vi apparteneva ma era aimè forzato e quanto vi rimane invece di autentico nel mostrarvi per come veramente sentite in linea diretta con la vostra indole naturale. Non vi chiedo di non provare mai più a immettere elementi che richiamano ad una forma spensierata di trasgressione, quella non ha mai fatto del male a nessuno e a volte può creare quel diversivo necessario. limitatevi invece a filtrarla a dovere per capire fin dove vi può dare senza però togliervi troppa originalità. Siamo esseri unici,  a maggior ragione se capiamo come proteggerci da false tendenze.

Ci hanno convinto che il potere potenziale del fascino del trasgredire risiede nell’esagerazione, falso. Il potere del fascino risiede nella verità delle nostre azioni, quando sono vere sprigionano un’ispirazione per chi ci guarda più forte di qualsiasi altra cosa presente nei paraggi.

 

 

Mandy Lord

anno MMXVI

 

 

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