SATANISMO & MERCIFICAZIONE DEL SACRO

Un tour degli orrori fra mercenari e falsi maestri


 

Quando avrai sete di Conoscenza incontrerai sempre due tipi di persone: coloro che cercheranno di venderti l’acqua del fiume e coloro che invece semplicemente ti indicheranno la sorgente.

 

Chiunque segua USI da un po’ di tempo sa bene quanto spesso abbiamo preso le distanze dall’eccessiva mercificazione del Sacro, al punto da inserirla fra i punti fondamentali della nostra Lettera d’Intenti. Potrete dunque facilmente immaginare quanto sia triste rendersi conto che persino oggi, dopo ben undici anni di sensibilizzazione sull’argomento, esistano ancora personaggi che tentano di lucrare sul Sacro. In questi anni, con la puntualità della morte, di tanto in tanto spuntava qualche mercenario pronto a far del Satanismo un facile strumento di guadagno. Di questi individui ne possiamo trovare in ogni ambito, ma quando la piaga del materialismo sfrenato arriva ad infettare anche la spiritualità, provare disgusto diventa l’unica reazione possibile. Il fenomeno della mercificazione del Sacro c’è sempre stato e ha sempre inquinato ogni frangia esoterica, dalla Stregoneria moderna al Neopaganesimo. Non esiste una realtà spirituale completamente scevra dal virus del lucro, ma quando esso arriva ad intaccare anche il Satanismo, allora mi diventa difficile non provare rabbia e amarezza. E questo non soltanto perché il Satanismo è il Culto del Dio a cui sono legata, ma anche perché esso rappresenta nei fatti una Via Iniziatica di natura misterica, cosa che lo rende pertanto una realtà ancora più distante da certe squallide dinamiche mondane.

In questi anni ne abbiamo visti passare davvero tanti, al punto tale da averne ormai tracciato un profilo tipico; il mercenario ha nei fatti la stessa natura del parassita, si infiltra all’interno di una determinata realtà spirituale e inizia a guardarsi attorno, a fiutare l’aria in cerca di elementi fragili da poter sfruttare. Il mercenario non arriva mai all’interno di una comunità spirituale pensando cosa può offrire, egli pensa solo e soltanto a cosa può prendere. È un individuo senza onore, senza etica personale, senza senso comunitario e soprattutto senza un reale legame con gli Dei, sebbene non abbia problemi a strumentalizzarne il nome per ottenere consensi. Il mercenario solitamente quando approda all’interno di una realtà spirituale non rivela quasi mai la sua vera natura, egli inizialmente si limita a osservare ed emulare i punti di riferimento della comunità, al fine di ingraziarsi la maggioranza, per poi infine togliersi la maschera e cominciare a vendere o a corrompere certi insegnamenti.

Ciò che il mercenario non riesce a capire è che il Sacro non ha prezzo, non può essere venduto, perché nel momento in cui lo fai, smette di esser tale. Per farmi capire meglio porterò ad esempio alcuni episodi abbastanza recenti, in cui alcuni individui hanno iniziato a vendere corsi sulla Grande Madre, così come corsi di Occultismo e Satanismo online. Gesti simili rappresentano nei fatti il modo migliore per trasformare l’informazione in dissacrazione, perché nel momento in cui qualcuno decide di farsi pagare per divulgare informazioni sacre, esse smettono istantaneamente di essere sacre. Ciò che di fatto le rende tali non è la presunta verità che esse racchiudono ma lo spirito stesso con cui esse vengono vissute. Se un individuo sceglie con passione di divulgare una sua conoscenza, rendendo altri partecipi della sua esperienza e del suo sentimento, allora egli sta realmente offrendo qualcosa di sacro, perché lo sta facendo credendoci davvero e senza secondi fini. Ma se invece quella stessa cosa viene data ad altri solo per un tornaconto personale, essa smette di essere sacra, diventando solo mero nozionismo senz’anima, uno strumento come un altro per guadagnare. Diventa merce. La natura del Sacro è inevitabilmente connessa allo spirito con cui agiamo. Sacro non è semplicemente ciò che dici, ma perché lo dici, come lo dici e soprattutto come lo metti in pratica nella tua vita. Come si può pensare che una persona che chiede denaro per insegnare il Sacro ne abbia davvero compreso l’essenza? Come si può pensare che qualcuno che mette avanti la propria venalità abbia realmente intrapreso un percorso spirituale degno di tal nome? E soprattutto, come si può credere che una persona che sfrutta gli Dei per guadagnare abbia un reale legame con Loro?

Un individuo può ripetere a pappagallo insegnamenti tratti da libri o da altri veri Iniziati ma la verità è che il livello di consapevolezza di qualcuno si può evincere solo dal modo in cui tali insegnamenti lo hanno cambiato nel profondo. E se una persona, pur definendosi Satanista, si rivela ancora schiava dei propri capricci mondani, è chiaro che tutto ciò che crede di aver appreso nei fatti non lo ha mai davvero vissuto. Bruce Lee disse: “Non è importante quanto hai studiato. È più importante quanto hai assorbito e capito di ciò che hai studiato”. Questa frase rende chiara l’idea e se essa dovrebbe valere per qualsiasi ambito, ancora di più ha valore in quello spirituale, dove la reale sapienza non sta nelle chiacchiere da salotto ma nella propria evoluzione interiore e nei suoi effetti concreti. Se dico questo è perché molti mercenari tendono a manipolare i neofiti vantandosi dei propri studi, ostentando costantemente foto di libri e riportando citazioni dagli stessi, il tutto spesso per nascondere una palese mancanza di reale esperienza personale. Tuttavia agli occhi di un neofita, tanto basta per idealizzare l’individuo farlocco e così quest’ultimo non incontrerà alcuna difficoltà a farsi pagare per i propri “insegnamenti”. Inutile dire che è proprio per scongiurare accadimenti simili se da anni il pensiero USIano scoraggia il sistema Maestro/Adepto e questo proprio perché un Iniziato formatosi nell’indipendenza avrà meno possibilità di farsi manipolare da mercenari e approfittatori.

La mercificazione del Sacro però, non è soltanto dissacrante, è anche profondamente diseducativa. Mi riferisco al fatto che vendere corsi e lezioni inerenti a tematiche spirituali fa passare un messaggio agghiacciante, ossia che chiunque pagando può diventare Satanista. Ora ovviamente parlo del nostro Culto ma credo che questo principio si possa estendere a qualsiasi tipo di Iniziazione degna di tal nome. Far credere che basti pagare per essere Iniziati al Sacro, non solo è offensivo verso i veri Iniziati ma è anche stupido. Un’illusione. Il Satanismo non è una materia scolastica che si può apprendere in qualche corso, la Via del Satanide è un percorso complesso, uno sfaccettato diorama che soltanto l’anima del singolo può vivere e comprendere. La Via del Satanide non è semplicemente una serie di nozioni da assorbire come spugne, essa ha lo scopo semmai di portare l’individuo alla propria evoluzione e ogni persona ha bisogno di strumenti diversi per raggiungerla. È proprio per questo che soltanto Satana e i nostri Guardiani possono esserci Maestri: perché solo loro possono leggere la nostra anima e capire di cosa abbiamo bisogno per crescere. I miei nodi, i miei limiti, i miei traumi, le mie debolezze e i miei punti di forza, non saranno mai gli stessi di un altro qualsiasi Satanide. Ciò significa che ciò su cui dovrò lavorare io non sarà per forza lo stesso su cui dovranno lavorare altri Iniziati. Ciò significa che, nonostante esistano dei valori e delle conoscenze comuni, ogni Cammino sarà per forza di cose personale, ritagliato su misura su ogni singolo Viandante. E anche per quanto concerne le informazioni storiche connesse al Culto, chi può pretendere di aver in mano la verità assoluta? Io ad esempio potrei assicurare che ad oggi non esistono libri seri che raccontino la reale storia di Satana e del Culto. La maggior parte dei testi che trattano il Satanismo sono pregni di contaminazioni Giudeo-Cristiane, informazioni fasulle messe in circolo da i Figli di Yahweh, a volte intenzionalmente, a volte solo per semplice ignoranza. Partendo dunque da questi presupposti, con quale presunzione qualcuno potrebbe pretendere di farsi pagare per dei corsi sul Satanismo? Che cosa potrebbe offrire il mercenario di turno se non informazioni attinte da libri discutibili, che per altro potremmo leggerci da soli?!

Nel Satanismo non esistono guru e maestri. Quante volte ho riso ascoltando soggetti che pomposamente si autoproclamavano “esperti”, soltanto per rendersi più interessanti agli occhi di neofiti e adolescenti. E, se è vero che in un regno di ciechi chi ha un solo occhio è considerato un re, altrettanto vero è che per chi invece ci vede benissimo certa gente risulta semplicemente patetica. Ho sentito persone vantarsi di essere Sataniste da decenni e poi magari ricordo esattamente che solo pochi anni fa venivano da me a farmi domande su qualsiasi cosa, anche le più basilari: e oggi fanno i maestri. Ho visto ragazzi vantarsi di essere Iniziati da decenni e poi scopri che hanno si e no vent’anni: oggi fanno i maestri. Ho visto gente ammettere di essersi iniziata da solo un anno e di essere priva di esperienza: e oggi fanno i maestri! Ironia a parte, lasciatevi dire qualcosa da qualcuno che, nel suo piccolo, ha alle spalle - e fortunatamente anche di fronte a sé - un vero percorso: nel Sacro non esistono gli esperti. Io studio l’Esoterismo da ormai un ventennio, eppure posso assicurarvi che più apprendo cose nuove più mi rendo conto di non sapere niente. Finché si resta sulla Soglia ad osservare l’Abisso, ci si concentra sui fregi dei suoi cancelli e si crede che quello sia tutto ciò che conta sapere. Ma appena scegli di varcare la Soglia e cominci a percorrere veramente quel Sentiero, ti accorgi che le lande della Sapienza sono un territorio così sconfinato che una sola vita non ti sarà sufficiente ad esplorarlo interamente. Se oggi guardo alla me di cinque anni fa, mi sento cresciuta drasticamente, ancora di più se penso alla me di dieci o quindi anni fa. Eppure cinque, dieci, quindi anni fa, io già mi sentivo - ed in parte ero - consapevole su tanti fronti. Va da sé dunque che fra cinque, dieci, quindici anni, la me di domani guarderà alla me di oggi pensando le stesse cose. E questo vale per chiunque abbia davvero un percorso serio. Il tempo, in ogni caso, non vale niente se non è accompagnato alla qualità con cui tale tempo è stato vissuto. Il mio ventennio di Cammino, soprattutto dopo la mia Consacrazione a Satana, è stato vissuto con impegno, dedizione, costanza, passione, totale abnegazione. Ugualmente però conosco persone “appassionate” di Esoterismo da quarant’anni che invece non sono poi così diversi da certi novizi, dal momento che il loro interesse non è mai andato oltre la superficialità di chi vive il Sacro solo come un semplice hobby. Ho conosciuto veterani completamente statici e spesso ignoranti, così come ho incontrato neofiti brillanti e fortemente intuitivi, nonostante la loro ovvia inesperienza. Assodato dunque che la quantità di anni di Iniziazione dovrebbe andare di pari passo con la qualità interiore dell’individuo, resta comunque palese che chiunque scelga di mercificare il Sacro non ne abbia mai compreso davvero il valore. Ed è per questo che ogni neofita dovrebbe diffidare da chi si autoproclama esperto, dal momento che chi realmente ha acquisito una certa saggezza non sentirebbe certo il bisogno di definirsi tale né venderebbe MAI corsi online sul tema.

Nel vostro Cammino potrete incontrare Fratelli e Sorelle più navigati e probabilmente più ispirati, persone che magari si dedicano seriamente al Sacro e che dunque possono scegliere di condividere con altri le proprie esperienze, ma persone così, di cui io stessa mi sento parte, non hanno alcun interesse a farsi identificare come guide o maestri, men che mai si farebbero pagare per questo. E il motivo per cui persone come ad esempio noi di USI non venderebbero mai corsi on line è molto semplice. Sarebbe facile limitarsi a dire che non lucriamo per questioni etiche, ma questo è soltanto uno dei vari motivi che ci tengono lontani dalla commercializzazione del Culto. La verità è in realtà ben più semplice, ossia che quando vivi reali esperienze con Satana e con il Sacro, ti si apre un mondo e una percezione delle cose che ti fa cambiare letteralmente la tua scala delle priorità. Per un qualunquista annoiato che s’improvvisa Satanista e che pertanto non ha mai avuto certe esperienze sconvolgenti, il mondo è piccolo. La sua visione del mondo è piccola. Egli - o ella - vede tutto soltanto nell’ottica dell’ego, del provvisorio, non riesce ad avere una visione più ampia delle cose, non riesce a vedere oltre. Tutto quello che infesta la sua inutile vita mondana diventa l’unica cosa che conta. Guadagnare denaro, prendere l’aperitivo, comprare nuovi vestiti e conquistare consensi sui social, rappresentano per il mondano inconsapevole cose importanti, fondamentali, mentre il Sacro e gli Dei restano soltanto astrazioni, cose vaghe lette in qualche libro ma mai vissute concretamente. Sarà poi proprio questa distanza fra lui e la vera esperienza spirituale a determinare la sua mancanza di etica nei confronti del mercimonio. Perché se il mercenario di turno avesse provato ciò che io e pochi altri abbiamo realmente provato accanto agli Dei, forse non li svenderebbe più così facilmente per soddisfare i propri capricci. Secondo voi se tizio caio avesse davvero avuto davanti a sé un Dio, in carne ed ossa, tangibile, fatto di colore, calore e odore, se avesse potuto toccarlo e vedere in un solo istante tutta la sua storia, tutte le sue emozioni, sentendosi tutt’uno con la Sua essenza, credete che dopo avrebbe dato ancora così tanta importanza alle stronzate che si può comprare vendendo il Suo nome? Se tizio caio avesse mai viaggiato oltre i confini di questo mondo che come asini crediamo unica realtà, vivendo concretamente certe cose sulla propria pelle, così intense da non riuscire per giorni nemmeno più a dormire e mangiare, credete davvero che avrebbe continuato a credere che il denaro e i like sui social siano la cosa più importante? La verità, signori miei, è che se vivi seriamente il Satanismo esso ti cambia nel profondo. Cominci a vivere cose meravigliose e anche terrorizzanti che ti sconvolgono completamente la percezione del mondo. Se apri gli occhi e Vedi davvero, dopo nulla sarà più come prima, nel bene e nel male. Ecco perché le persone come me non vendono corsi online per insegnare il Satanismo: perché certe cose le abbiamo davvero vissute. E chi le vive non può fare a meno di rispettarle quanto basta da non banalizzarle, svenderle, dissacrarle, offrendole all’oblio della mercificazione. Se davvero volete comprendere il Satanismo, diffidate di chi vuole insegnarvi il Satanismo. Limitatevi semmai a seguire l’esempio di chi il Satanismo lo vive, ispirando così a vostra volta gli altri.

Ma nei fatti, che cosa è realmente mercificazione del Sacro? In questo breve articolo mi sono basata su una tendenza recente, ossia la vendita di lezioni e corsi online sul Satanismo e altre discipline spirituali, sebbene il ventaglio delle possibilità lucrative sia molto ampio. È però bene precisare che noi dell’USI non stigmatizziamo a prescindere il denaro, non a caso nella nostra Lettera d’Intenti abbiamo specificato che siamo contrari all’ eccessiva mercificazione, proprio per far comprendere che il problema non è il denaro in sé quanto piuttosto le modalità con cui esso viene ricavato e gli intenti stessi di chi cerca un profitto. Facciamo alcuni esempi banali per far capire meglio cosa s’intende per eccessiva mercificazione: se per caso un semplice artigiano vendesse oggetti inerenti al Sacro e lo facesse a prezzi onesti, non avremmo nulla da ridire. Se invece ad esempio lo stesso artigiano vivesse il Sacro unicamente con scopi imprenditoriali, strumentalizzando certe tematiche solo per promuovere i propri prodotti, venduti magari a prezzi eccessivi, in quel caso allora la considereremmo “eccessiva mercificazione”. Se un cartomante facesse letture a prezzi modici e dimostrasse di amare davvero il Sacro nonostante questa sua “passione redditizia”, anche lì potremmo pure accettarlo, ma se la stessa cartomante facesse prezzi esagerati e dimostrasse che il suo unico interesse è solo quello di guadagnare, allora va da sé che per noi sarebbe solo commercializzazione del Sacro. Insomma, non esiste una regola assoluta valida per tutti, ogni caso è diverso a seconda del modo e dalle ragioni per cui certe cose vengono vendute. Cosa che invece per noi è sempre e comunque inaccettabile è la vendita della Magia. Chiunque venda rituali sarà considerato da USI soltanto un mercenario, dal momento che la Magia non può essere messa in vendita. Ognuno deve essere in grado di svolgere da sé i propri riti e se qualcuno non ne è in grado, allora significa che non ne è degno e pertanto non può avere accesso alla Magia soltanto perché paga. È un’offesa alla Magia stessa, una dissacrazione. E se proprio il Praticante decide di aiutare qualcuno che non sa officiare i propri riti da solo, allora lo faccia gratuitamente, poiché certi gesti hanno valore solo se fatti senza secondi fini.

Altro elemento terribilmente lucrativo è poi come abbiamo detto la vendita di corsi online, dal momento che essi, a differenza ad esempio dell’artigianato, non hanno nemmeno nessun costo di produzione. Se una persona ritiene di voler celebrare il Sacro e i Numi rendendosi testimone della Loro grandezza, lo fa gratis, senza farsi pagare. Ora vi racconto a tal proposito un aneddoto buffo: qualche anno fa un personaggio decisamente pittoresco si era improvvisato Satanista e, come taluni fanno anche oggi, cercava di vendere corsi online sui Demoni. Ovviamente non mancai di fargli notare la volgarità del suo mercimonio e lui, sentendosi colto con le mani nella marmellata, mi rispose che in realtà si faceva pagare “per evitare ai suoi discepoli un debito karmico”. Mi disse che il denaro era una sorta di “obolo energetico” e che siccome lui gli dava qualcosa, per mezzo del denaro gli permetteva a loro volta di sdebitarsi. Questa teoria l’ho sentita poi ripetere anche da altri mercenari, come “businessman cartomanti” e “spacciatori di magia”. Ora, tralasciando il fatto che il “mi faccio pagare per il LORO bene” è una giustificazione decisamente comica, anche a volerci vedere un senso logico nell’idea stessa di un qui pro quo, resta comunque abbietto considerare il denaro la giusta merce di scambio. Se anche volessimo credere alla bizzarra teoria che dando una conoscenza ad un altro, egli per non avere debiti karmici con me deve darmi qualcosa a sua volta, io mai e poi mai gli chiederei denaro, non solo perché non voglio approfittare di lui ma soprattutto perché per me il Sacro non è quantificabile in termini economici. Come posso dare un prezzo a qualcosa di così prezioso? Se realmente devo essere ripagata delle informazioni che scelgo di divulgare online, tutto ciò che desidero in cambio è unicamente che quella persona possa capire davvero quanto gli ho detto e farne il miglior uso per sé stesso/a. Perché se io scelgo di fare divulgazione online, lo faccio perché voglio realmente aiutare la Famiglia di Satana e restituire onore al Culto, non certo per denaro e tornaconto. Quindi, laddove possibile - come ad esempio operando online in cui non hai nessuna grande spesa economica - perché chiedere denaro se non appunto per mero opportunismo?

Più passano gli anni e meno apprezzo i social, perché per quanto possono rendersi un ottimo veicolo di diffusione delle informazioni, si prestano sovente anche a tutta quella serie di dinamiche mondane che proprio non si addicono al mio modo di concepire il Culto. I Social danno infatti fin troppo spazio alle apparenze, a chi cerca di sembrare ciò che non è, spesso riuscendoci pure. Diventano un megafono capace di amplificare i messaggi di valore ma anche purtroppo la stupidità e la vanagloria dei mediocri. Per fortuna è altresì vero che la presenza di idioti e personaggi pomposi, nei fatti finisce per diventare un filtro naturale fra chi davvero è interessato a comprendere il Satanismo e quanti invece vogliono solo seguire una moda passeggera. Per quanto, infatti, io disprezzi certi Esterni che si fingono Satanidi, credo anche che il Satanismo sia una Via dura in cui persino gli esempi negativi possono rivelarsi utili al vero Iniziato. Gli esempi negativi, i pagliacci, persino i mercenari, permettono a Satana e ai Satanisti più coscienti di osservare i neofiti, valutando chi davvero ha un valore e chi invece è destinato a fallire miseramente. Sembra brutto da dirsi ma alla fine chi finisce per farsi fottere il percorso da manipolatori o gente ignorante che diffonde disinformazione, in parte se lo merita. Nel Satanismo non esiste il falso buonismo tipico delle religioni predominanti, Satana non tollera troppo la debolezza e la stupidità di chi sceglie il facile, di chi sceglie l’opportunismo, di chi sceglie ciò che è avverso alla Sua natura. Pertanto chiunque cada in certe trappole, nonostante abbia persino avuto la fortuna di ricevere avvertimenti, dimostra di non essere degno del Culto delle Origini. Egli fallisce la sua prova e viene semplicemente abbandonato a sé stesso. Da questo punto di vista il Satanismo fa una selezione spietata, poiché il Culto, data la sua natura misterica, è da sempre riservato ai pochi. Possiamo informare per permettere ai Satanidi di ottenere diritti sociali indispensabili alla vita comune, possiamo informare per rendere onore ai nostri Dei e restituirgli dignità. Ma non possiamo aspettarci che il nostro Messaggio possa essere davvero compreso dalla massa, sarebbe un’utopia e probabilmente perfino controproducente. Dobbiamo dunque accettare il fatto che a seguire l’esempio di USI, prima realtà satanica ad essersi esposta concretamente per il Culto di Satana, vi siano purtroppo anche personaggi egotisti e opportunisti, guru improvvisati affamati di attenzioni e aridi mercenari devoti unicamente al dio denaro.

La cosa poi tragicomica è che spesso il denaro venga associato a Satana. Nell’immaginario collettivo d’impronta cristiana c’è sempre l’idea di un Satanista materialista e avido di denaro, sesso e potere. E finché ad aderire a questo stereotipo ci sono Laveyani o Acidi, non mi stupisce, dal momento che entrambi abbracciano l’immagine del diavolo cristiano. Ma quando a incarnare questo stereotipo vi sono individui che invece si permettono pure di parlare di spiritualità o persino di fare i rivoluzionari che si allontano dagli stereotipi cristiani, allora lì davvero si apre il gran galà dell’ipocrisia. Nel Satanismo Originale il denaro non viene condannato ma sicuramente non è considerato una priorità. Il Satanide crede in un uso intelligente del denaro ma non crede in un sistema capitalistico volto unicamente a inaridire l’anima dell’individuo. Il Satanide mette al primo posto l’evoluzione di sé stesso e della propria comunità, mette al primo posto la sua Famiglia e il proprio Ethos. Nell’Etica Satanica fra i Nove Valori troviamo l’Onore, pertanto un Satanide non potrebbe mai concepire un modo di ricavare denaro privo di dignità e nobiltà d’animo. Mettere il denaro al primo posto è nei fatti un atteggiamento moderno molto diffuso e, sebbene come sempre il sistema abramitico debba scaricare le proprie colpe sul Satanismo, in realtà sono proprio i Giudeo-Cristiani a innalzare il denaro a valore assoluto.

Se nel Satanismo è fondamentale l’Essere, nelle religioni di Yahweh si rivela fondamentale l’Avere. Basti ad esempio osservare la comunità ebraica e constatare che la maggior parte dei banchieri e dei proprietari di multinazionali sono proprio Ebrei. Stessa cosa si potrebbe dire dei Cattolici, dal momento che la Chiesa è forse una delle istituzioni più ricche al mondo. Ma la tendenza a cercare denaro è in fin dei conti comune un po’ a tutti, financo fra gli stessi Cristiani protestanti, come evangelici e Testimoni di Geova, anche loro avvezzi a chiedere soldi ai propri aderenti. Stessa cosa vale per ormai qualsiasi associazione satanica o comunque esoterica. Basti pensare alla Massoneria o a Scientology, ma anche alla stessa Church of Satan di Lavey che chiede una cospicua quota d’iscrizione, o il Dragon Rouge, il Satanic Temple, persino lo stesso Joy of Satan, che per molte cose apprezzo, non ha comunque mancato di chiedere donazioni e vendere audio e servizi vari. E se chiedere una donazione può far storcere il naso, pur limitandosi nei fatti soltanto ad un’indecorosa elemosina, ben più grave è a mio avviso il farsi pagare uno quota d’iscrizione, discriminando così quanti magari non possono pagare. E anche qui, come già specificato riguardo a chi vende corsi, si fa passare il messaggio che per “essere” ti basta “avere”. Vuoi essere Satanista? Paga. E sarai parte del nostro magico circoletto. Tutto questo ovviamente non mi sconvolge, il mondo ormai da molto tempo gira così e non mi stupisce che anche chi si dedica alla spiritualità abbia ceduto a meccanismi consumistici. Anche qui, come per ogni cosa, bisogna sempre vedere come qualcosa viene fatto e perché viene fatto. Credo che ogni individuo, a secondo della propria etica, sappia da solo valutare ogni singolo caso, capendo quando la richiesta di danaro si rivela necessaria e quando invece tale richiesta è solo mera speculazione.

Ci sono casi in cui se una realtà spirituale chiede soldi, si può anche chiudere un occhio, non sempre dietro una richiesta di denaro ci sono secondi fini personali. Tuttavia io ritengo che sia comunque un peccato, soprattutto se ciò accade nel Satanismo. Questo perché sarebbe bello per una volta dare un esempio diverso. Dimostrare alle persone che tutto ciò che pensano sui Satanisti, schiavi della materialità, è soltanto una menzogna che s’infrange dinnanzi all’evidenza. Se USI non chiede donazioni o quote di iscrizione, o non vende audio e corsi online, non è perché siamo buoni ma è perché vogliamo dare un esempio. Vogliamo dimostrare che si può lottare per un ideale anche senza chiedere soldi, senza pensare sempre e solo al proprio sedere, senza strumentalizzare alti valori soltanto per ottenere qualcosa. Dimostrare che siamo Satanisti perché realmente ci crediamo e non per secondi fini. E questo, anche se ad oggi può sembrare insignificante, un domani sarà invece uno schiaffo morale a quanti hanno sempre voluto vedere nel Satanismo quello che non è mai stato. Non è la prima volta in cui vi dico che essere Satanisti non significa imparare a memoria verità rivelate vere o presunte tali, essere Satanisti è in primis rivelare la nostra vera natura, la natura del nostro sangue, della nostra anima, atavicamente connessa a Satana. E questa risposta la possiamo dare soltanto con i fatti, con gli esempi che diamo, non certo con le parole fini a sé stesse o con le lezioni di magia alla Harry Potter.

Che senso ha ad esempio, contraddire i Cristiani quando accusano Satana e i Demoni di darci potere in cambio della nostra anima se poi noi stessi non ci dimostriamo capaci di dare qualcosa agli altri senza pretendere per forza qualcosa in cambio? Satana non ha mai preteso niente da noi, se non appunto che ci impegnassimo nella nostra stessa evoluzione. Tutto ciò che Satana desidera è che noi ci dimostriamo degni della fiducia che, spesso incomprensibilmente, ha scelto di darci. Satana ha creduto in noi quando per altre entità eravamo solo bestiame ed è un’onta irrimediabile vedere persone che con la Sua fiducia ci si puliscono il sedere, comportandosi in modo opportunistico e privo di onore. Questa gente dovrebbe solo vergognarsi. Lo dico senza remore: io preferirei letteralmente morire piuttosto che vedere Satana guardarmi con il disprezzo, la delusione e il dispiacere con cui guarda queste persone. Purtroppo la mentalità del qui pro quo, fare tutto per un tornaconto, è una visione nata in seno alla tradizione salomonica dei magi Giudeo-Cristiani. Basta infatti leggere i Grimori Salomonici per rendersi conto che i Demoni vengono visti soltanto come geni della lampada a cui chiedere qualcosa. Persino nel Joy of Satan e nei testi demonolatri - quindi fonti che in qualche modo concepiscono il rispetto per gli Dei - non mancano liste di Demoni da contattare a seconda del bisogno. Nel Satanismo Originale questo atteggiamento non ci appartiene. Il motivo che ci spinge a contattare gli Dei è soltanto l’amore, il bisogno stesso di conoscerli e ascoltare. Noi non chiediamo, noi semplicemente ascoltiamo. E questo vi posso assicurare che porta nelle nostre vite una ricchezza ben più grande di quanto potremmo ottenere materialmente. Chiunque ha davvero avuto la fortuna e il privilegio di conoscere gli Dei comprende cosa davvero conta e cosa davvero è prezioso. Non ti interessa più battere i piedi per soddisfare capricci effimeri, la tua coscienza si espande verso orizzonti che prima nemmeno immaginavi. Quando inizi a sentire davvero il Sacro, dentro te e attorno a te, tutto il resto diventa piccolo. Non voglio dire che i bisogni terreni siano il male, anche quelli spesso possono rivelarsi necessari e persino piacevoli, solo che non devono mai diventare distrazioni tali da farci perdere di vista ciò che realmente ha valore. Noi Satanidi non siamo soliti bistrattare la materia, anzi, siamo semmai portati a cercare il Sacro anche in essa, tuttavia un eccessivo materialismo è contrario alla nostra natura atavicamente stellare. Il Satanismo Originale è senza dubbio estraneo ad un modo di vivere e pensare fondato su principi capitalistici.

Per concludere questo articolo di riflessioni, vi invito dunque a stare in guardia da quanti oggi spopolano soprattutto sui social, spacciandosi come esperti e arrivando talvolta anche a chiedere denaro, cercando di vendervi qualcosa che nei fatti possedete già per diritto divino. Come ho scritto nell’introduzione di questo articolo, molti cercheranno di vendervi l’acqua del fiume ma ogni vero Satanide conosce già la strada per la sorgente e da essa può attingere da solo tutta l’acqua che vuole. I libri possono essere una fonte d’ispirazione, così come lo possono essere i siti e le parole di un iniziato di cui avete stima, ma nei fatti Satana è già dentro di voi, è nel vostro sangue. Ascoltate il vostro sangue, ascoltate l’anima. In ogni autentico Satanide, Erede di Satana, esiste una Memoria antica che non aspetta altro che essere rievocata. Quante volte leggendo ad esempio questo sito avete pensato “queste cose è come se le avessi sempre sapute”? Questo accade perché ciò che vi racconto è qualcosa che ogni Satanide già conosce, anche se ancora non lo ricorda. Man mano che la vostra coscienza terrena e quella spirituale si riconnetteranno, ognuna di queste Memorie vi sarà sempre più chiara, perché il Sapere di Satana è il vostro Sapere. Leggete dunque tutto ciò che vi stimola a riflettere, ma non permettete mai a nessuno di farvi credere che avete bisogno di lui o lei per imparare. Non avete bisogno di maestrini, non avete bisogno di pagare. Avete già tutto dentro di voi, perché avete Satana. Circondatevi dunque di fratelli che come voi sono in percorso, che lo siano da un mese o trent’anni, persone che vivono il Culto con il vostro stesso spirito appassionato, infuocati dall’amore verso gli Dei, verso la Conoscenza più pura. Circondatevi di anime affini, imparate a riconoscerle senza più regalare fiducia assoluta a persone che semplicemente si autoproclamano Sataniste. Quando qualcuno si definisce Satanista, imparate a osservarlo e a capire se davvero ne ha la natura. Ricordate che tanti vogliono essere come noi ma non tutti lo sono. E noi dobbiamo proteggere il Culto da quanti hanno cercato - e cercheranno sempre - di corromperlo, di renderlo peggiore. Quando vi approccerete agli Dei, fatelo sempre spinti dall’amore, dal rispetto, dall’entusiasmo, dalla passione. Fatelo con il puro intento di conoscerli, aldilà del risultato o di ciò che potreste ottenere. Perché il Sacro è il dono più grande che potrete ricevere e chi non riesce a comprendere questo non potrà mai capire cosa significa davvero essere degli autentici Figli di Satana, il Gentile Dio dell’Anima.

 

Stolto colui che chiede tesori agli Dei, senza comprendere che Essi stessi sono il più grande tesoro.

 

 

Jennifer Crepuscolo

Anno MMXXI

 

 

 

 

.

Copyright © Unione Satanisti Italiani 2010 - 2024
X

Right Click

No right click